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Epidemia: Conte a tutto campo in un'intervista di

Epidemia: Conte a tutto campo in un'intervista di "Famiglia Cristiana"

Il settimanale dei paolini, Famiglia Cristiana, da domani in edicola, intervista in esclusiva il presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte, il quale ripone grande fiducia nelle misure adottate dal governo, nel senso di unità e responsabilità del popolo italiano e nella solidarietà europea: «Uniti ci rialzeremo, lo dice la nostra storia» e vinceremo «la sfida più drammatica che l’Italia abbia dovuto affrontare dal secondo dopoguerra in poi».

La chiusura totale della attività produttive non essenziali riempie questo drammatico periodo di angoscia per il futuro. Agli interrogativi posti dall’intervistatore di Famiglia Cristiana, Luciano Regolo, Conte risponde che si tratta di misure certamente «rigorose» ma comunque «proporzionate» alla sfida inedita.

Secondo il presidente del Consiglio, le istituzioni europee sono consapevoli «che stiamo affrontando una crisi anche sociale ed economica di portata epocale». «La solidarietà europea è lo scudo più efficace per contrastare il virus. L’Italia sta offrendo un grande contributo, anche in questa direzione: penso alla rimozione, su nostra richiesta, del blocco alle esportazioni di mascherine e altri prodotti sanitari disposto inizialmente da alcuni Paesi», sottolinea ancora Conte. Tra le cose, Famiglia Cristiana chiede a Conte una replica alle accuse mosse in questi giorni dai banchi dell’opposizione, in particolare da Matteo Salvini e Giorgia Meloni, in particolare sulle misure a sostegno di lavoratori indipendenti e imprese. «Con il “Cura Italia” – risponde il presidente del Consglio – abbiamo fatto un primo passo importante a sostegno delle famiglie e dei lavoratori, a cui ne seguiranno altri. Alle opposizioni chiedo di contribuire costruttivamente allo sforzo messo in campo dal Governo, con responsabilità e amor di patria, mettendo da parte contrapposizioni pregiudiziali o polemiche strumentali. Dobbiamo tutti contribuire a proteggere la salute dei nostri cittadini, provando nel contempo a preservare quanto più possibile il nostro sistema produttivo».

L’intervista cerca di dare risposte alle tante domande che circolano in questi giorni difficili, su temi come l’esigenza degli esoneri fiscali, la difesa del sistema economico dallo sciacallaggio degli investimenti esteri, la riconversione industriale di numerose produzioni italiane per rispondere alle esigenze di materiali sanitari, la gara di solidarietà di banche, imprese e cittadini, l’acquisto dei nuovi respiratori e l’aumento dei posti di terapia intensiva, la difficile condizione di medici e infermieri che rischiano in prima persona, le “uscite” di Trump particolarmente dure contro l’Italia, gli istinti nazionalistici di fronte al cinismo europeo, manifestato in particolare nel caso delle mascherine bloccate alle frontiere. Dopo una prima fase difficile nei rapporti con i partner europei, ribadisce Conte, «L’Italia ora sente l’Europa vicina. Sono grato ai nostri partner europei per tutte le iniziative di sostegno, non solo morale ma anche materiale, messe in atto in questi giorni durissimi. Gli Stati membri e le istituzioni europee devono adesso marciare all’unisono per coordinare gli sforzi, nella consapevolezza che le risposte tardive sarebbero inutili».

Infine, Famiglia Cristiana tocca con Giuseppe Conte anche il tema, caro ai cattolici, delle chiese chiuse per evitare i contagi. «Con la Cei c’è un confronto costante», assicura il premier, «apprezziamo molto lo spirito di collaborazione da subito dimostrato. In questi giorni papa Francesco si è speso per esortare le persone a rimanere in casa, con parole importanti sulle conseguenze dei nostri comportamenti sulla vita degli altri, richiamando al valore di una responsabilità collettiva di cui stiamo afferrando tutti le concrete implicazioni. Ci addolora la sospensione delle celebrazioni liturgiche, ma stiamo vivendo un momento storico senza precedenti che possiamo superare solo operando scelte risolute».

Al momento, conferma ancora Conte, non c’è altra soluzione: «L’unico modo per superare questa emergenza è rimanere a casa»; «l’incoscienza di pochi non può e non deve inficiare lo sforzo di molti». E a chi teme un tracollo definitivo del Paese, Conte risponde che «nonni e genitori hanno affrontato ristrettezze anche maggiori». «Vedrete che dimostreremo una forza e una energia che sorprenderanno il mondo».

«Presidente, anche lei prega in questi giorni contro la pandemia?», chiede Regolo. Sì, replica Conte. «Prego di poter svolgere nel miglior modo possibile il mio ruolo e di riuscire a dare forza a tutti coloro che sono in prima linea, prego di poter presto rivedere gli italiani riabbracciare i loro cari e di riuscire a dare conforto a tutti coloro che hanno perso qualcuno. Nei momenti difficili la spiritualità sostiene più che mai la forza dell’impegno e dell’azione concreta».

«Approfittiamo di questa pausa per fermarci a riflettere – invita infine il premier – per ridare un senso a gesti e incontri che si susseguono quotidianamente secondo un frenetico viavai a cui non sempre diamo importanza. Approfittiamo di questo momento per ridefinire la gerarchia dei nostri valori, per recuperare appieno il significato di questa nostra umana vicenda».

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