
E' morto Armido Rizzi, teologo che cercava Dio oltre le religioni
E' morto il 17 agosto Armido Rizzi, uno dei grandi teologi italiani della stagione post conciliare. Era nato a Nato a Belgioioso (in provincia di Pavia) il 14 aprile 1933, si era laureato in teologia alla pontificia università Gregoriana di Roma e in filosofia a Genova., ma abitava a Mantova da molto tempo. Partendo dalla camere mortuarie dell’ospedale Poma, dalle 10 i funerali si svolgeranno giovedì 20 agosto nella chiesa di San Barnaba. Era sposato dal 1974 con Alberta Poltronieri, mantovana, figlia dell’allora preside del liceo scientifico.
Rizzi era stato un gesuita fino al 1972, quando aveva ottenuto la "dispensa".
Docente di filosofia della religione all’Aloisianum di Gallarate e di antropologia teologica a Napoli alla pontificia facoltà teologica dell’Italia meridionale-sezione San Luigi, aveva anche insegnato nella stessa facoltà dell’Italia centrale, a Firenze, ed era stato responsabile del Centro Sant’Apollinare a Fiesole, nonché redattore della “Rivista di teologia morale” e di “Servitium”, oltre che nella direzione di “Filosofia e teologia”.
Sul versante della riflessione teologica, Rizzi, a partire da una presa di distanza definitiva dal tomismo (ossia del tentativo di conciliazione, avviato da Tommaso d’Aquino nel XIII secolo, del Dio della Bibbia con il Dio dei filosofi), ha condotto, dopo il Concilio, una continua e coerente decostruzione della cosiddetta “ellenizzazione” della teologia.
Rizzi lascia la moglie Alberta e la figlia Benedetta, i cognati e i nipoti e molti amici. Dopo il rito funebre in San Barnaba, la salma proseguirà per il tempio crematorio di Borgo Angeli.
Adista aveva recentemente presentato un libro di Carmine di Sante sulla teologia di Armido Rizzi.
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Qui di seguito invece riportiamo le parole scritte dal liturgista e teologo Andrea Grillo sul suo blog "Munera" (http://www.cittadellaeditrice.com/munera)
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