
Un albero della vita per ogni defunto. L'invito dei vescovi brasiliani
Oggi, 2 novembre, piantiamo alberi per ricordare i morti. È questo l’invito della Conferenza dei vescovi brasiliani (CNBB)che coniuga morte e vita, la nostalgia per i propri defunti e l’atto concreto di contrastare la deforestazione. Si può anche pubblicare sulla piattaforma utilizzando l’hashtag #CuidarDaSaudade una proprio foto mentre si pianta l’albero e si racconta la storia del defunto.
«Questa giornata – ha scritto alle comunità l’arcivescovo di Manaus, dom Leonardo Steiner – ricorda quanti sono morti, ma ricorda anche a noi che siamo vivi che viviamo della vita offerta da Gesù con la sua morte di croce e resurrezione. Per questo vogliamo ricordare i morti ricordando la vita: la morte dei nostri fratelli e sorelle ma anche la morte della natura. Condividiamo infatti la sofferenza della natura e la sua morte in maniera particolare nella nostra regione amazzonica e nel Pantanal». Steiner ha anche invitato tutte le comunità della diocesi a vivere questo gesto in maniera comunitaria al termine delle Messe di oggi.
Dom Joel Portella Amado, vescovo ausiliare di Rio de Janeiro e segretario generale della Conferenza nazionale dei vescovi del Brasile, ha detto che l’invito è rivolto a «tutti coloro che hanno nostalgia dei propri cari e sono preoccupati per la devastazione ambientale».
La Cnbb suggerisce di privilegiare le specie native di ciascuna regione e in particolare gli alberi da frutta.
Nei primi nove mesi del 2020 l’Inpe – l’agenzia spaziale brasiliana – ha registrato, ricorda Mondo e Missione nel dare notizia dell’iniziativa episcopale brasiliana, «più di 7000 chilometri quadrati di deforestazione in Amazzonia; un dato che segna una diminuzione del 10% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, ma resta ugualmente il secondo più grave livello di distruzione degli alberi della foresta dal 2008».
*Albero del pane: Foto tratta da it.dreamstime.com, immagine originle licenza
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