
Coira: il nuovo vescovo resterà in carica almeno 5 anni
COIRA-ADISTA. Il nuovo vescovo di Coira, mons. Joseph Bonnemain, nominato personalmente da papa Francesco dopo la bocciatura da parte del capitolo della Cattedrale della terna proposta da Roma (v. Adista Notizie n. 8/21), rimarrà in carica almeno cinque anni, nonostante, con i suoi 72 anni, sia formalmente a due anni dal pensionamento. Lo ha decretato lo stesso Francesco e lo ha comunicato il 22 febbraio scorso la diocesi di Coira, facendo riferimento a una lettera inviata dal Vaticano, firmata dal card. Marc Ouellet, prefetto della Congregazione per i vescovi. «Il Santo Padre è consapevole della complessità della sotuazione nella diocesi», vi si legge. «Vostra Eccellenza è chiamato innanzitutto a promuovere la comunione e l'unità di codesta Chiesa locale, impegnandosi con generosità nell'opera di evangelizzazione. Ben avendo presente il quadro esigente della missione a lei affidata, e tenendo conto della sua età, Papa Francesco ha disposto che il suo mandato, qualora la saluta l'assisterà, si estenda per almeno un quinquennio».
Bonnemain resterà a capo della diocesi, dunque, almeno fino al 2026. Evidentemente, il tentativo è di dare stabilità a una diocesi molto tormentata e polarizzata (una delle sei della Chiesa cattolica in Svizzera, che copre i cantoni dei Grigioni, Svitto, Uri, Glarona, Obvaldo, Nidvaldo e Zurigo), che nei quasi due anni di sede vacante, dopo le dimissioni del vescovo mons. Vitus Huonder avvenute nel maggio 2019 dopo 12 anni di gestione molto controversa e conflittuale, non è riuscita a trovare un accordo su un nome, divisa com'è tra un'ala progressista e una ultraconservatrice. In questo periodo è stata guidata ad interim da un amministratore apostolico, Peter Bürcher.
* Foto di Adrian Michael tratta da Wikimedia Commons, immagine originale e licenza
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