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Pandemie e inconsapevolezze. La pietra scartata dal costruttore

Pandemie e inconsapevolezze. La pietra scartata dal costruttore

Tratto da: Adista Segni Nuovi n° 25 del 03/07/2021

Lo sapranno, coloro che rifiutano il vaccino anticovid, che oltre a esporre se stessi a un rischio enormemente maggiore rispetto a quello relativo al vaccino, stanno esponendo il prossimo a un eventuale contagio da parte loro, coi relativi rischi, incluso quello estremo della morte? Lo sapranno, le industrie farmaceutiche private e i relativi azionisti, che la loro resistenza alla socializzazione dei brevetti ha come risvolto uno sterminato oceano di sofferenza e di morte a danno degli ultimi, degli scarti del sistema che popolano il Sud del mondo?

Lo sapranno, gli evasori fiscali, che stanno impoverendo la sanità, la scuola, la sicurezza; e che, per quanto riguarda la sanità, saranno ascritte a loro carico la sofferenza e la morte per omissione di soccorso di molti dei loro concittadini?

Lo sapranno, tutti coloro che ululavano «Per fortuna che Silvio c'è», che va ascritto a lui e ai suoi complici del governo e del Parlamento l'impoverimento della sanità pubblica e della scuola, cardini dei diritti umani fondamentali alla salute e all'educazione; e anche quell'allineamento alla politica imperiale degli USA in Iraq e Afghanistan che ha impoverito il nostro Paese e mandato al Creatore le vittime di Nassirya, per cui gli urlatori si trovano a essere complici e corresponsabili?

Lo sapranno, coloro che hanno delocalizzato le loro imprese nei Paesi poveri, che la loro libera espressività a favore del profitto privato ha generato disoccupazione, miseria e sofferenza da noi e sfruttamento nei Paesi destinatari della libertà d'impresa?

Lo sapranno, tutti i sostenitori della massima libertà d'espressione, compresa la spettacolarizzazione di ogni sorta di negativo, di violenza, di crudeltà, di ogni sorta di perversione, e con una assoluta assenza di etica, e il tutto nel quadro di una competizione sempre, più ripetitiva ed esasperata, che loro stessi sono complici e corresponsabili di quell'inquinamento dello spirito umano che ci impedirà, strutturalmente, di uscire dall'inferno nel quale stiamo sempre più sprofondando?

Lo saprà, Santa Romana Chiesa – ma ho i miei dubbi – che fino a quando non avrà preso le distanze dalla ricchezza propria e da quella del prossimo che la sostiene, e non metterà in cassa integrazione quei cardinali che viaggiano a 4.500 euro al mese, non avrà credibilità nell'annunciare quel “Beati i poveri per scelta" che era ed è lo specifico di Nostro Signore? E quando, sempre Santa Romana Chiesa, arriverà a capire che la ricchezza privata, il mercato e la competizione rendono e renderanno strutturalmente impossibile il Fratelli tutti di papa Francesco? E quando, noi tutti, arriveremo a capire che la vera rivoluzione non è mai violenta, ma passa per la formazione dell'individuo, per l'educazione; che lo deve condurre fuori dal proprio egocentrismo, e fargli capire che è venuto al mondo per contribuire al bene comune, per cui la formazione passa per la scuola e per un'informazione legata alla Verità? E per integrare questo discorso, quando ci renderemo conto che la pedagogia più efficace è l'esempio; e che noi stessi, per essere credibili, dobbiamo essere l'incarnazione del nostro progetto?

«Al momento Cuba produce l'unico vaccino anti-covid pubblico, ovvero finanziato, sviluppato e prodotto interamente dallo Stato; diventando l'unica nazione autonoma da questo punto di vista in tutto il mondo. Inoltre si prepara a distribuire entro sei mesi cento milioni di dosi ai Paesi che non hanno le risorse per procurarselo, avviando la più colossale campagna di solidarietà internazionale (poveri di tutto il mondo, unitevi!) della storia dell'umanità»: questo scrive Gino Strada nel numero di aprile di Qualevita, bimestrale di riflessione e informazione non-violenta. Qui la pietra scartata dal costruttore dovrà diventare testata d'angolo di un mondo in cui la vita non dipenderà più dal profitto e dalla libertà d'impresa; e anche la Madre Terra potrà tornare a essere in pace con coloro che ospita e che oggi la stanno incancherando.

Quando capiremo che il futuro sarà cubano, o non avremo futuro? 

Mario Mariotti è attivista sociale da più di 40 anni  

* Vita e morte, una donna divisa in due, olio su tela - foto ritagliata tratta da wikimedia commons, Attribution 4.0 International (CC BY 4.0), licenza Creative Commons; fonte: Wellcome Collection gallery

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