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Il sistema ha bisogno di eroi. Una lettera di Ivano Pioli

Il sistema ha bisogno di eroi. Una lettera di Ivano Pioli

Riceviamo e volentieri pubblichiamo.

Durante la prima ondata della pandemia di covid19 ci trovammo a scoprire l'abnegazione di tanti medici e infermieri, impegnati a fare molto di più del loro dovere. E qualcuno affermò che questo avrebbe dovuto insegnarci una scala diversa di valori, che avremmo dovuto dare più spazio a queste categorie di lavoratori che spesso operano nel silenzio o dei quali si parla solo in caso di problemi, e meno spazio a calciatori e divi in genere. Ed eccoci qui a guardare telegiornali pieni di notizie prima sul calcio, in occasione dei campionati europei, ed ora sugli altri sport, in occasione delle olimpiadi. Servizi che ci raccontano vita morte e miracoli di questi nuovi eroi, che ci presentano le loro famiglie, e che, soprattutto, ci parlano dei loro sacrifici.

Certo, raggiungere quei risultati non è una passeggiata, ma parlare di sacrificio e di sofferenza mi sembra eccessivo: stiamo parlando di persone che fanno ciò che a loro piace, che in definitiva si divertono lavorando, e che oltretutto ricevono compensi non indifferenti. Le persone che si sacrificano sono ben altre: sono quelle che, facendo magari il lavoro che hanno trovato e non quello che avrebbero voluto, portano a casa un magro stipendio; sono quelle che combattono contro problemi di salute che non hanno cercato, e non certo contro infortuni di gioco o di allenamento; sono coloro che perdono la vita cadendo dalle impalcature, dei quali non si sa neanche che sono esistiti; sono gli immigrati che vengono sfruttati per garantirci frutta e verdura a prezzi bassi, e dei quali si parla solo come un problema di ordine pubblico; sono i medici e gli infermieri che sono quotidianamente a contatto con la sofferenza, quella vera, che non verrà mai compensata da medaglie o da bagni di folla. Ma noi abbiamo bisogno di eroi, e ce li creiamo. O meglio: il sistema ha bisogno di eroi che ci annebbino le idee e non ci facciano pensare ai problemi reali, che ci facciano credere di essere una nazione gloriosa, mentre le cose ripartono esattamente come prima della pandemia e i soliti noti continuano a tirare le fila del sistema economico e politico.

 

*Foto trata da pixinio.com, immagine originale e licenza

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