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Sciopero della fame di Gianfranco Mascia contro i sussidi ai fossili

Sciopero della fame di Gianfranco Mascia contro i sussidi ai fossili

«Oggi io inizierò uno sciopero della fame contro i sussidi ai fossili»: lo annuncia, in un video su Facebook, lo scrittore e ecologista Gianfranco Mascia, rivolgendosi anche al ministro della Transizione energetica Roberto Cingolani. Mascia, che ha iniziato la sua attività politico-sociale militando nelle Associazioni Cattoliche dei Lavoratori (ACLI), è fra i fondatori dei Verdi in Emilia-Romagna e oggi è responsabile Comunicazione e Campagne, Ufficio Stampa della Federazione Nazionale dei Verdi. Tra i più infaticabili sostenitori di numerose battaglie sul fronte ambientalista, l’estate scorsa ha portato a termine il suo Clima Tour – 2.000 chilometri fra nord e centro Italia - per presentare il suo libro Come Osate, Vallardi Editore, sui Fridays for Future, e la rivista Ecologica.

Da tempo sta portando avanti la lotta contro i sussidi ambientalmente dannosi (SAD) che l’Italia continua a incentivare. «Nel 2020 – leggiamo sul sito di Legambiente https://www.legambiente.it/rapporti-in-evidenza/stop-sussidi-ambientalmente-dannosi-2021/(30/9/2021) – ammonta a 34,6 miliardi di euro il costo totale dei sussidi ambientalmente dannosi, suddivisi tra i settori energia, il più numeroso con 24 diversi sussidi per complessivi 12,86 miliardi di euro l’anno; il settore trasporti con 15 voci e 16,6 miliardi di euro di sussidi tra diretti e indiretti; il settore agricolo con 5 voci e 3,1 miliardi di euro; quello edile con 1,1 miliardi di euro l’anno distribuiti in 3 voci e quello legato alle concessioni ambientali con 812,59 milioni di euro l’anno e 4 diverse voci da attenzionare di sussidi indiretti», «tutti miliardi di euro spesi dall’Italia contro la decarbonizzazione».

«Eppure di questi 34,6 miliardi complessivi – spiega il sito presentando il nuovo report “Stop sussidi ambientalmente dannosi” – 18,3 sono eliminabili entro il 2025 cancellando i sussidi per il mondo delle trivellazioni, i fondi per la ricerca su gas, carbone e petrolio; ma anche le agevolazioni fiscali per le auto aziendali, il diverso trattamento fiscale tra benzina gasolio, gpl e metano. Senza dimenticare il Capacity Market per le centrali a gas e l’accesso al superbonus per le caldaie a gas. Tutte risorse che potrebbero essere rimesse in circolazione nel giro di pochi anni a favore della transizione energetica: rinnovabili, reti, efficienza, mobilità, bonifiche e molto altro anche per evitare il caro bollette. E sopperire ai versamenti mancati a favore dei Paesi poveri come previsto dal Protocollo di Kyoto».

«Dal 27 marzo 2020, durante il primo lockdown e in occasione del digital strike dei Fridays For Future – racconta Mascia – ho iniziato la mia forma di protesta un poco singolare: non mi sarei tagliato la barba finché il Governo non avesse tagliato la quota dei sussidi ambientalmente dannosi riservata alle fonti fossili, quasi 19 miliardi di euro. Una barba che adesso é giá lunga 25 centimetri». «La settimana scorsa lei – prosegue –, lei, ministro Cingolani davanti alle Commissioni riunite Ambiente di Camera e Senato, ha affermato che, parole testuali, “se riduciamo o annulliamo i sad per i carburanti fossili questo potrebbe andare a compensare i costi del lavoro, ad esempio con vantaggi sul cuneo fiscale o nella dichiarazione dei redditi”. E ha rinnovato la promessa anche incontrando di recente una delegazione dei Fridays For Future italiani».

«Ma, mi scuserá se le dico che questo, finché una norma non verrá scritta, potrebbe annoverarsi tra i bla bla bla dei politici che “parlano, parlano e poi non fanno niente” denunciati dall’accoppiata inimmaginabile Greta e Regina Elisabetta».

«Oggi è il mio primo giorno di sciopero della fame – conclude – ma, visto che qualsiasi scelta individuale diventa molto piú forte se resa collettiva, invito chiunque voglia aggiungersi a compilare il form che allego nel post, per scegliere le giornate che preferite nelle quali accompagnarmi nel mio sciopero della fame, facendolo anche voi: https://bit.ly/DIAMOCIUNTAGLIO».

*Foto tratta pxhere.com, immagine originale e licenza

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