
Scriviamolo Dio*. I giovani cattolici tedeschi propongono l'aggiunta della "stella di genere"
La comunità cattolica giovanile tedesca, Katholische junge Gemeinde, che fa parte dell'organizzazione giovanile cattolica tedesca di 660.000 persone, ha pubblicato un comunicato stampa in cui affermava di voler discutere dell'ortografia di Dio, proponendo l’aggiunta della “stella di genere” (l’asterisco). Risultato: Dio*. «Sempre più fedeli - ha sottolineato il KjG - sono scoraggiati dall'immagine di un Dio maschio, patriarcale, bianco», redendo più difficile l'accesso a Dio di molti giovani, afferma la dichiarazione. «Se chiedete membri KJG», ha spiegato Rebekka Biesenbach, assistente spirituale del KjG, «Dio può essere un’amica, un compagno o l'amore Sono tutte dimensioni che l'immagine di Dio come Padre non copre».
La proposta è stata indirizzata alla Conferenza episcopale tedesca. Che l’ha respinta al mittente: «Il dibattito teologico sulla questione non è rilevante al momento. Abbiamo problemi molto diversi da affrontare nella Chiesa in questo momento», ha detto il portavoce della conferenza Matthias Kopp al telegiornale tedesco Sat.1. Ha aggiunto: «Dio è più del sole, della luna e delle stelle. Non possiamo afferrare Dio. Non possiamo descrivere Dio a parole».
La decisione di utilizzare la stella di genere è stata tuttavia accolta con favore dal vescovo ausiliare di Osnabrück, Johannes Wübbe, responsabile della pastorale giovanile nella Conferenza episcopale tedesca. Gli veniva continuamente detto che i giovani non potevano immaginare Dio come un vecchio con una lunga barba bianca, ha detto. Ha però precisato che rivolgersi a Dio chiamandolo “Padre” voleva soprattutto aiutare a descrivere l'essenza di Dio: «Non è inteso per designare il sesso di Dio».
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