
La diocesi di Pistoia prende le distanze dalla coppia Bolsonaro-Salvini
Accusato dalla Commissione Parlamentare di Inchiesta del suo Paese di crimini contro l’umanità (9 sono in totale i capi d’accusa), il presidente brasiliano Jair Bolsonaro, omaggiato con la cittadinanza onoraria dalla giunta leghista di Anguillara Veneta, paese d’origine dei suoi avi, che comunque l’ha ricevuto tra le proteste, nel pomeriggio dello stesso giorno (1 nov.) ha dovuto rinunciare, per le contestazioni dei cittadini, alla visita alla Basilica di Sant’Antonio di Padova, dove peraltro non sarebbe stato accolto dalle autorità né civili né religiose.
Poi Bolsonaro è andato a Pistoia (2 nov.), al cimitero di San Rocco per la cerimonia che ricordava i soldati brasiliani caduti per la Liberazione dell'Italia nella Seconda Guerra mondiale. E lì sì che è stato accolto, come ormai noto, da un’autorità: Matteo Salvini, invitato dall’Ambasciata del Brasile e da sempre sostenitore del presidente incriminato. “Accolto” anche da un profluvio di contestazioni da parte dell’Anpi e varie sigle della sinistra. Non c’era il sindaco pistoiese, inderogabilmente impegnato altrove, è stato detto. E non c’era il vescovo, Fausto Tardelli. Il giorno prima la diocesi della città aveva preso le distanze dall’evento con il seguente comunicato:
«Apprendiamo dalla stampa della visita del senatore Salvini al cimitero di San Rocco, il prossimo 2 novembre, in coincidenza con la visita del presidente del Brasile. Riteniamo urgente sottolineare che i palcoscenici di eventuali incontri di natura istituzionale, politica o personale sono da destinarsi ad altri momenti ed altri luoghi che nulla hanno a che fare con questo solenne momento di raccoglimento che, purtroppo, sta perdendo il vero significato, in luogo dell'ennesima esasperazione politico-mediatica. Per questo siamo costretti a richiamare tutti a far sì che si torni immediatamente a un clima più adeguato alle solennità e ricorrenze che ci aspettano nei prossimi giorni. Ricordiamo, infine, che la commemorazione dei defunti è una particolare opera di misericordia dei cristiani e non può né deve essere oggetto di odiose strumentalizzazioni da parte di qualsiasi parte politica».
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