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Mediterraneo: ancora naufragi, ancora salvataggi

Mediterraneo: ancora naufragi, ancora salvataggi

ROMA-ADISTA. Ennesimo naufragio ed ennesimo salvataggio nel Mediterraneo. Lo denuncia l’ong Mediterranea Saving Humans.

«Nella notte tra mercoledì 3 e giovedì 4 novembre, le navi della flotta civile Sea Eye 4 e Rise Above hanno salvato oltre 400 persone che si trovavano in pericolo di vita a bordo di un'imbarcazione in legno a doppio ponte. Quando Rise Above è arrivata sul posto il barcone presentava una falla nello scavo e stava imbarcando acqua, diverse persone erano in mare senza salvagente e sono state recuperate prima che affogassero. L'evacuazione dell'imbarcazione è stata completata solo dopo la mezzanotte. Una persona, che aveva perso conoscenza, è stata rianimata nel corso delle operazioni. Nonostante il barcone in pericolo si trovasse in acque internazionali in zona Sar di competenza maltese, e Alarm Phone avesse segnalato il caso fin dalla mattina di ieri, mercoledì, aggiornando continuamente sulla posizione e le condizioni della barca, le Autorità di Malta hanno ignorato le richieste di intervento d'emergenza. E solo la presenza e l'attivazione delle navi della società civile europea hanno evitato un naufragio con centinaia di potenziali vittime».

Si tratta ora di mettere in sicurezza le persone soccorse. «Dopo sette diversi interventi di soccorso realizzati nelle ultime 48 ore – prosegue Mediterranea –, ci sono ora più di 800 (ottocento) persone salvate a bordo della Sea Eye 4 che si sta dirigendo verso l'isola di Lampedusa. Chiediamo che le autorità italiane si attivino immediatamente per prestare la massima assistenza possibile alle persone soccorse a bordo della Sea Eye 4, garantendo il loro tempestivo sbarco in un porto sicuro. Chiediamo che il governo Italiano, insieme agli altri Stati membri e alle Istituzioni Europee, di fronte alle persone in fuga dall'inferno libico e all'attuale situazione in mare, considerino l'urgente ripristino di una missione Sar nel Mediterraneo centrale con l'impiego delle navi disponibili della Guardia Costiera e della Marina Militare»

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