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Digiuno di giustizia con i migranti in piazza a Napol

Digiuno di giustizia con i migranti in piazza a Napol

NAPOLI-ADISTA. La questura di Roma non ha dato l’autorizzazione, così si svolgerà a Napoli, il prossimo 3 novembre davanti la Prefettura (dalle 17 alle 18.30), il presidio della campagna “Digiuno di Giustizia in solidarietà con i migranti”, avviata oltre tre anni fa anni fa da p. Alex Zanotelli, dall’ex vescovo di Caserta mons. Raffaele Nogaro, da don Alessandro Santoro della Comunità delle Piagge di Firenze, da p. Giorgio Ghezzi e da suor Rita Giaretta, che lavorano con i migranti e con le donne vittime di tratta e sfruttamento sessuale (v. Adista Notizie nn. 27-28, 35 e 39/18; 15, 26, 29 e 43/19; Adista Segni Nuovi n. 7/21; e Adista online del 6, 10, 25 e 30 settembre, 2 e 29 novembre 2018; 8 gennaio, 5 febbraio, 6 marzo, 8 aprile, 7 maggio, 3 e 8 giugno, 2, 3, 12, 23 e 29 luglio, 4 agosto, 11 e 30 novembre 2019; 20 gennaio; 3, 6 e 14 febbraio; 3 marzo 2020; 28 giugno 2020; 8 settembre 2020; 11 novembre 2020; 1 dicembre 2020; 12 gennaio, 1 febbraio, 4 marzo, 4 maggio, 8 giugno, 4 luglio e 6 settembre 2021).

«Il nostro digiuno – spiega Zanotelli – è una protesta contro le politiche razziste europee e italiane nei confronti dei migranti. In particolare in questo mese è un grido contro la lettera con cui ben dodici paesi europei hanno chiesto alla Ue di finanziare la costruzione di ‘muri’ anti-migranti. Si tratta di Estonia, Austria, Bulgaria, Cipro, Repubblica Ceca, Danimarca, Grecia, Ungheria, Lituania, Lettonia, Polonia e Slovacchia. Ma nonostante il diniego della Ue a realizzare questa loro richiesta, sia la Lituania che la Polonia stanno costruendo muri ai confini con la Bielorussia. La Grecia , oltre alla barriera marittima lungo il fiume Evros, al confine con la Turchia, ha annunciato la costruzione di una nuova barriera marittima lunga 2,7 Km tra la Turchia e l’isola di Lesbo. La Slovenia ha costruito un muro ai confini con la Croazia e l’Austria con la Slovenia .La Bulgaria costruirà un muro di 235 km per boccare gli arrivi dalla Turchia . È l’Unione dei Fili spinati, altro che Unione Europea! È mai possibile che oltre l’80% degli 82 milioni di profughi, nel mondo, siano accolti dai paesi impoveriti ,mentre il ricco Occidente costruisce solo muri?

Ma il digiuno di questo mese è anche un gesto di solidarietà con le migliaia di rifugiati che protestano da quasi un mese, a Tripoli, davanti alla sede Onu dei rifugiati, per chiedere la loro evacuazione dalla Libia verso paesi vicini . E noi vogliamo dare voce al loro grido di enorme sofferenza. Perché il dramma dei rifugiati in Libia è in gran parte responsabilità dell’Italia. Questo grazie al Memorandum Italia-Libia e al nostro finanziamento della Guardia costiera libica che in quest’anno ha riportato in Libia oltre 26.000 profughi che hanno tentato la fuga via mare. 

Ma il nostro digiuno è anche un segno di sostegno e appoggio a Mimmo Lucano, vittima di una ingiusta sentenza dal Tribunale di Locri. Chiediamo che Mimmo venga assolto perché ha fatto solo del bene sia ai migranti che ai riacesi,  facendo rifiorire un borgo disabitato della Calabria».

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