
«Le vittime di un conflitto sono sempre i poveri»: ennesimo appello alla pace in Etiopia
«le vittime di un conflitto sono sempre i poveri». L’accorato appello alla pace in Etiopia arriva da mons. Seyoum Fransua Noel, vicario apostolico a Hosanna e direttore delle Pontificie Opere Missionarie in Etiopia, interpellato dall’agenzia Fides (v. Cisa, 9/11). «È necessario – ha detto il prelato – che ci sia un dialogo tra le parti per ristabilire un equilibrio sociale. La guerra è inutile, la gente soffre molto, serve pace e sicurezza».
L’intervento di mons. Fransua arriva a un anno dall’esplosione del conflitto tra governo centrale di Addis Abeba e il Fronte Popolare di Liberazione del Tigray (Tplf), che si è recentemente aggravato in seguito all’accordo, stretto negli Stati Uniti, tra il Tplf, l’Esercito di Liberazione Oromo (Ola) e altri gruppi etnici oppositori del governo di Abiy Ahmed, i quali ora marciano compatti, assumendo il controllo di alcune importanti città e puntando dritti sulla capitale. «Sono profondamente addolorato per tutto ciò che sta accadendo nella regione del Tigray e nelle regioni limitrofe all'Amhara e all'Afar», ha ribadito il vescovo all’agenzia Fides. «Bisogna pregare, per dialogare con Dio, la vera pace viene solo da Dio, chiedo a tutti di pregare per questa situazione».
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