
Una nuova narrazione del Regno dei Cieli? Un invito sul sito dei "Viandanti"
Che senso ha oggi appoggiarsi ancora a visioni, narrazioni e persino rappresentazioni iconografiche proposte, come interpretazione delle Sacre Scritture, da uomini vissuti secoli fa, non dotati dunque dello stesso patrimonio di conoscenze scientifiche cui noi disponiamo? «Il mondo attuale, disincantato e scettico», spiega Roberto Boggiani (medico a Parma, operatore in una comunità di accoglienza Parma) in un’interessante riflessione sul sito dei Viandanti, «ha bisogno di una narrazione nuova e viva, che sappia stupire e faccia ripensare, abbandonando stereotipi obsoleti, già a partire dalla figurazione del cielo», inadeguato ormai a rappresentare il Regno di Dio. Boggiani invita a non intestardirsi su un patrimonio di immagini consolidate, ritenute confortevoli seppur inadeguate, ma a pensare «una nuova narrazione» ad ampio raggio, su «morte, giudizio, paradiso/inferno»: «Lanciamoci nell’impresa, non rischiamo di paralizzare l’annuncio del Vangelo, di lasciare atrofizzare le risorse umane esistenti, di immiserire lo scambio culturale con il mondo d’oggi. Posizione inversa a quella che caratterizzò il cristianesimo ai suoi albori e gli permise una rapida ed intensa diffusione e permeazione dell’universo greco-romano.
Leggi la riflessione di Boggiani sul sito dei Viandanti
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