
“Gli ostacoli verso un noi sempre più grande”. Il rapporto della Migfrantes sul diritto d'asilo
ROMA-ADISTA. “Gli ostacoli verso un noi sempre più grande” è il titolo del rapporto sul diritto d’asilo 2021, curato dalla fondazione Migrantes, che verrà presentato domani mattina alle ore 10 a Roma presso Casa La Salle (via Aurelia 472) con gli interventi, fra gli altri di mons. Stefano Russo (segretario generale della Cei) e mons. Gian Carlo Perego (presidente della Fondazione Migrantes).
Questo rapporto, promosso dalla Fondazione Migrantes, è ormai giunto alla quinta edizione e oggi è l’unico in Italia dedicato specificamente al mondo dei richiedenti asilo, dei rifugiati e delle migrazioni forzate. Con una forte centratura sull’Europa e sul nostro Paese, offre saggi e contributi che affrontano questi argomenti da prospettive inedite e multidisciplinari, oltre ad aggiornamenti statistici mirati.
L’edizione 2021 riprende nel titolo il Messaggio di papa Bergoglio per la 107ª Giornata mondiale del migrante e del rifugiato (il testo viene riportato integralmente nel volume) e i suoi 12 contributi sono curati da un’équipe di autori che, oltre ad essere studiosi di questi temi, nel corso degli anni hanno seguito e continuano a seguire concretamente i richiedenti asilo e i rifugiati nei loro percorsi in Italia, o sono essi stessi rifugiati. Come negli anni scorsi, ha contribuito alla realizzazione del rapporto la redazione dell’osservatorio Vie di fuga.
Quattro le parti che scandiscono il volume: “Dal mondo con lo sguardo rivolto all’Europa”, “Tra l’Europa e l’Italia”, “Guardando all’Italia” e un “Approfondimento teologico”.
Questi invece i temi dei contributi: 2020-2021, il COVID-19 non ferma guerre, violenze e disuguaglianze; Ultima fermata Schengen? Diritto d’asilo e gestione delle frontiere interne nella politica dell’UE; La proposta di Patto europeo su immigrazione e asilo: la (non) riforma; Le politiche europee e il nuovo Patto sulla migrazione e l’asilo: il punto di vista dei rifugiati; L’affido omoculturale dei minori stranieri non accompagnati: il sistema olandese e quello italiano a confronto; Pagella in tasca: i “canali di studio” per minori rifugiati; La fame di aria: l’inverno della primavera araba nel C.P.R. di Torino; Il sistema di accoglienza tra distruzione e riforme a pezzi: a che punto siamo?; La protezione speciale dopo il decreto-legge 130/2020: un’innovazione importante; Una riflessione a viva voce. La dignità come fondamento dei diritti umani dei rifugiati: retorica o tutela efficace?; Arte, pratiche e saperi: “Trame migranti” a Messina; “Fratelli tutti” migranti.
Le prime tre parti del rapporto sono accompagnate da altrettante sezioni statistiche con grafici, tabelle e schede di “dati e fatti” sulle migrazioni forzate e il diritto d’asilo nel mondo, nell’UE e in Italia, con numeri e serie storiche aggiornate a buona parte del 2021: dall’impatto del COVID-19 sulla protezione internazionale ai drammi vissuti ogni giorno da milioni di persone in fuga da guerre, persecuzioni, violenze, climate change. Dai “grandi dati” su arrivi e sbarchi alle stime sui morti e i dispersi alle frontiere dell’UE (dalle Canarie a Cipro, dalla nuova frontiera esterna della Manica ai gelidi confini con la Bielorussia, al collo di bottiglia misero e violento della rotta balcanica). Dai numeri sui richiedenti protezione in Europa e in Italia agli esiti che essi ottengono, all’applicazione del regolamento “Dublino III”. Dalle lodevoli (ma limitate) iniziative di reinsediamento, ricollocazione, evacuazione umanitaria e dei “corridoi umanitari” all’accoglienza che il nostro Paese offre a richiedenti e rifugiati. Senza dimenticare fenomeni opachi e inquietanti che non possono essere taciuti, come, in questo 2021, l’escalation dei migranti intercettati dalla Guardia costiera “libica” e di quelli rinchiusi nei famigerati centri di detenzione del Paese nordafricano, i respingimenti sommari e illegali nei Balcani e dalla Grecia, la criminalizzazione delle ONG...
Rispetto all’edizione 2020 si aggiungono quest’anno dati e schede sulla situazione dello sradicamento forzato nel mondo alla metà del 2021, sulla situazione in Afghanistan (incluse le gravi responsabilità dell’Occidente in questo disastro umanitario, certo, ma anche geo-politico), sulle procedure “di frontiera” e “accelerata” in Europa, sui minori non accompagnati richiedenti protezione nell’UE e sui ricorsi in materia d’asilo e sulle vittime di tratta in Italia. Ad arricchire le pagine del volume, infine, una serie di fotografie a colori del fotografo indipendente Alessio Mamo, che ritraggono cittadini afghani a Kabul e in diversi contesti di migrazione, in Bosnia, a Lesbo e a Calais.
«Nei giorni in cui viene chiuso questo rapporto la tentazione di farsi prendere dallo sconforto e da un senso di impotenza è davvero alta – tirano le somme, nelle Conclusioni, le curatrici del volume Mariacristina Molfetta e Chiara Marchetti –. La vecchia Europa sembra sempre più chiusa in se stessa e pochi sono gli spiragli di speranza, sia che si guardi ai singoli Stati, sia che si considerino le politiche dell’Unione. Entrare in Europa sarà sempre più difficile, costoso e pericoloso. Il tema della solidarietà rimane quasi solo una questione di principio, sia a livello globale, sia a livello di Unione, sia ancora a livello interno dell’Italia. Non possiamo però arrenderci supinamente a questo scenario, e ci preme quindi richiamare anche i pochi ma significativi aspetti positivi che si affacciano timidamente alla ribalta e che hanno bisogno di tutta la nostra fiducia e tenacia per poter prosperare: l’introduzione della nuova protezione speciale, le vie sperimentali per l’accesso legale e sicuro nel nostro Paese di minori attraverso i visti per studio, e il protagonismo dei rifugiati che iniziano a prendere pubblicamente parola nel dibattito pubblico e scientifico. Possono forse sembrare piccoli lumi in un panorama fosco e disperante, ma dimostrano che il cambiamento è sempre possibile e che va costruito giorno per giorno, mettendo insieme risorse e volontà plurali e trasversali»
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