Nessun articolo nel carrello

Portogallo: al via la Commissione indipendente di inchiesta sugli abusi sessuali perpetrati da preti

Portogallo: al via la Commissione indipendente di inchiesta sugli abusi sessuali perpetrati da preti

Psicologi, psichiatri, sociologi, terapeuti familiari, giuristi, giormalisti e anche una cineasta, laureata alla Facoltà di Belle Arti con master in Antropologia visuale: sono i componenti della Commissione indipendente di inchiesta sugli abusi istituita in Portogallo, presentata il 10 gennaio a Lisbona e la cui istituzione è stata decisa dalla Conferenza episcopale nell’ultima assemblea plenaria (8-11 nov. 2021, v. Adista Notizie, n. 41/21)  .

Per il successo dell’indagine, la Chiesa metterà a disposizione della Commissione tutti i suoi archivi relativi ai casi di pedofilia commessi da preti.

Non si tratterà di una «indagine penale», ha detto Álvaro Laborinho Lúcio, giudice in pensione e ministro della Giustizia, nel 1990, durante il governo di Cavaco Silva, ma di uno studio che estenderà all'intero periodo dal 1950 al 2022 l'attuale criterio del diritto penale sui concetti “di abuso sessuale” («pratiche sessuali che nel diritto penale portoghese sono suscettibili di integrare reati di natura sessuale», ha specificato) di “bambini” (0-18 anni) con diritti propri.

Le testimonianze, è stato spiegato, «vengono raccolte in un sondaggio online, in linea aperta (+351 917 110 000) o via e-mail (geral@darvozaosilencio.org), ed è possibile programmare un incontro faccia a faccia con i membri della commissione, a cura di previo appuntamento telefonico.

Pedro Strecht, psichiatra infantile nominato coordinatore della Commissione, già membro della Commissione diocesana per la tutela dei minori e degli adulti vulnerabili del patriarcato di Lisbona, ha sottolineato che l'organismo ha ricevuto, dalla Conferenza episcopale portoghese (CEP), totale «autonomia» e fiducia per «organizzare e svolgere» il suo lavoro, che terminerà alla fine del 2022.

L’obiettivo, ha detto, è «chiarire al meglio tutto ciò che può essere accaduto in Portogallo», rispetto a questa realtà «tanto necessaria da accertare», specificando «dove, come, quando e da chi» le vittime sono state abusate. La posta in gioco, ha aggiunto, è la «riparazione della dignità» di ogni vittima.

La commissione invita tutti i media, nonché tutti gli enti pubblici e privati, compresa la Chiesa, ad «aderire alla missione di 'dare voce al silenzio' alle vittime di abusi sessuali nella Chiesa cattolica portoghese».

*Disegno tratta da emergency-live.com

Adista rende disponibile per tutti i suoi lettori l'articolo del sito che hai appena letto.

Adista è una piccola coop. di giornalisti che dal 1967 vive solo del sostegno di chi la legge e ne apprezza la libertà da ogni potere - ecclesiastico, politico o economico-finanziario - e l'autonomia informativa.
Un contributo, anche solo di un euro, può aiutare a mantenere viva questa originale e pressoché unica finestra di informazione, dialogo, democrazia, partecipazione.
Puoi pagare con paypal o carta di credito, in modo rapido e facilissimo. Basta cliccare qui!

Condividi questo articolo:
  • Chi Siamo

    Adista è un settimanale di informazione indipendente su mondo cattolico e realtà religioso. Ogni settimana pubblica due fascicoli: uno di notizie ed un secondo di documentazione che si alterna ad uno di approfondimento e di riflessione. All'offerta cartacea è affiancato un servizio di informazione quotidiana con il sito Adista.it.

    leggi tutto...

  • Contattaci

  • Seguici

  • Sito conforme a WCAG 2.0 livello A

    Level A conformance,
			     W3C WAI Web Content Accessibility Guidelines 2.0

Sostieni la libertà di stampa, sostieni Adista!

In questo mondo segnato da crisi, guerre e ingiustizie, c’è sempre più bisogno di un’informazione libera, affidabile e indipendente. Soprattutto nel panorama mediatico italiano, per lo più compiacente con i poteri civili ed ecclesiastici, tanto che il nostro Paese è scivolato quest’anno al 46° posto (ultimo in Europa Occidentale) della classifica di Reporter Senza Frontiere sulla libertà di stampa.