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Il papa in tv, i migranti, la tratta: l'appello delle missionarie scalabriniane

Il papa in tv, i migranti, la tratta: l'appello delle missionarie scalabriniane

«Accogliere i migranti è un dovere morale e migrare è un diritto dell’uomo»: con queste parole le suore missionarie di San Carlo Borromeo (scalabriniane) hanno salutato l’ormai celebre intervento di papa Francesco al programma di domenica scorsa “Che tempo che fa” di Fabio Fazio. Le parole del papa, dicono le missionarie in un comunicato di ieri diramato in occasione della “Giornata mondiale di preghiera e riflessione contro la tratta”, «hanno sicuramente scosso l’animo di molti. Il mondo deve riordinare le sue priorità e in un pianeta globalizzato è ancor più vero che l’unico passaporto che ci fa varcare i confini è la nostra anima».

Durante l’intervista con Fazio il papa, citando la parabola del “buon samaritano”, ha invitato a superare la dimensione delle dichiarazioni e a sporcarsi concretamente le mani. «La migrazione e le miserie dell’uomo, come ha sottolineato il Pontefice, vanno toccate», ha commentato suor Neusa de Fatima Mariano (superiora generale delle scalabriniane). «Le mani sono a tutti gli effetti uno strumento messo a disposizione del nostro cuore». Il mondo è attraversato da guerre – che rappresentano il «controsenso della Creazione», secondo Francesco – le quali, ha spiegato ancora la superiora, «alimentano la povertà e un clima d’odio, che necessariamente spingono a chiedere aiuto. Poi ci sono i cambiamenti climatici, che costringono migliaia di persone a fuggire dalle loro case». Suor Neusa invita ad «una grande presa di coscienza», a no voltarsi dall’altra parte. «Che il papa sia intervenuto in una trasmissione tv italiana, popolare, alla vigilia della Giornata mondiale di preghiera e riflessione contro la tratta delle persone non vuole essere un caso. Dobbiamo stringerci tutte e tutti attorno a un obiettivo comune: nessuno deve essere lasciato solo». «La società del terzo millennio è lacerata dalla schiavitù morale e fisica, specie delle donne», conclude la superiora generale. «È incredibile che ancora oggi non si sia risolto un problema che si trascina senza vedere una soluzione. Davanti a istituzioni che non fanno abbastanza o che si voltano, la risposta la possiamo dare noi tutte e tutti, proteggendo e accogliendo. Piccole azioni possono essere possibili per tendere una mano a chi ha bisogno».


* Immagine di Philosofia, tratta dal sito Flickr, immagine originale e licenza. La foto è stata ritagliata. Le utilizzazioni in difformità dalla licenza potranno essere perseguite

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