
Dichiarazione congiunta di protestanti e cattolici europei sull'Ucraina: "la pace innanzitutto"
I membri* del Comitato misto della Conferenza delle Chiese europee (CEC) e del Consiglio delle Conferenze episcopali europee (CCEE), riuniti per il loro incontro annuale, hanno sottoscritto una “Dichiarazione congiunta”, datata 21 marzo 2022, in cui invitano i leader delle nazioni e della comunità internazionale a fare tutto quanto in loro potere per porre fine all'attuale guerra in Ucraina distruggendo vite e provocando sofferenze indicibili.
Riferendosi, senza citarlo, al patriarca di Mosca Kirill che ha sostenuto l’ineluttabilità dell’invasione dell’Ucraina da parte della Russia https://www.adista.it/articolo/67710, affermano che «la religione non può essere usata come mezzo per giustificare questa guerra. Tutte le religioni, e noi come cristiani, siamo uniti nel condannare l'aggressione russa, i crimini che vengono commessi contro il popolo dell'Ucraina e la blasfemia che rappresenta l'uso improprio della religione in questo contesto». Di seguito il testo completo:
DICHIARAZIONE CONGIUNTA CCEE-CEC SULLA GUERRA IN UCRAINA
Noi, membri del Comitato Congiunto del Consiglio delle Conferenze Episcopali d’Europa e della Conferenza delle Chiese Europee, riuniti a Bratislava per il nostro incontro annuale, facciamo appello ai capi delle Nazioni e alla comunità internazionale affinché facciano tutto ciò che è in loro potere per porre fine all'attuale guerra che sta distruggendo vite e causando indicibili sofferenze.
Il cuore della fede cristiana sono la pace e la riconciliazione, esemplificate nella vita di Gesù Cristo: "Mai Gesù Cristo ha invitato a fomentare la violenza o l’intolleranza. Egli stesso condannava apertamente l’uso della forza per imporsi agli altri" (Fratelli Tutti, 238). La sua umiltà e la sua compassione per coloro che soffrono erano al centro del suo ministero: ‘Vedendo le folle ne sentì compassione, perché erano stanche e sfinite, come pecore senza pastore’" (Matteo 9,36).
La religione non può essere usata come mezzo per giustificare questa guerra. Tutte le religioni, e noi come cristiani, siamo uniti nel condannare l'aggressione russa, i crimini che vengono commessi contro il popolo dell'Ucraina e la blasfemia che rappresenta l'uso improprio della religione in questo contesto.
Assistendo alla grande sofferenza di coloro che vivono in Ucraina e fuggono da essa, esortiamo le autorità religiose e politiche a impegnarsi in un vero dialogo e a promuovere una pace duratura.
Ringraziamo per l’enorme lavoro svolto dalle Chiese e dalle ONG, così come dalle autorità locali e statali nei Paesi confinanti con l'Ucraina e non solo, nell’accogliere coloro che lasciano le loro case e fuggono dalla guerra.
Riconosciamo anche le voci del popolo russo che sta coraggiosamente protestando contro l'invasione, e siamo solidali con loro nella loro lotta.
Esortiamo a continuare tutte le iniziative che sostengono la vita e che testimoniano l'amore di Cristo per il prossimo.
Continuiamo a pregare per il dono della pace e invitiamo tutti i cristiani a unirsi a noi in preghiera, rafforzando i loro sforzi per affermare il valore della vita e per promuovere attivamente la riconciliazione.
21 marzo 2022, Bratislava
*I partecipanti in rappresentanza della CEC includevano membri del consiglio, il Rev. Christian Krieger, Presidente, Rt Rev. Dr. Guli Francis-Dehqani, Vicepresidente, Dr Valérie Duval-Poujol, Lea Schlenker, Rev. Archimandrite Ignatios Sotiriadis, Bishop Hovakim Manukyan, Metropolitan Joseph of Europa occidentale e meridionale, Chiesa ortodossa rumena, insieme al dottor Jørgen Skov Sørensen, Segretario generale della CEC e Katerina Pekridou, Segretario esecutivo della CEC per il dialogo teologico.
I partecipanti in rappresentanza del CCEE erano SE Mons. Gintaras Grušas, Presidente, S.Em.R. Carta. Jean-Claude Hollerich, Vice-Presidente, SE Mons. Ladislav Nemet, Vice-Presidente, SE Mons. Bertram Meier, Ves covo di Augusta, Germania, SE Mons. Aurel Perc?, Arcivescovo di Bucarest, Romania, SE Mons. Grzegorz Ry?, Arcivescovo di ?ód?, Polonia , Rev. Manuel Barrios Prieto, Segretario Generale COMECE, Rev. Martin Michalí?ek, Segretario Generale e Rev. Antonio Ammirati, Vice Segretario Generale e Portavoce.
*Foto tratta da maxpixel.net, immagine originale e licenza
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