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Est Congo: quelle vittime dimenticate dall'Occidente...

Est Congo: quelle vittime dimenticate dall'Occidente...

Abusi sessuali su donne e minori, rapimenti, bambini soldato, aggressioni a villaggi, scuole e ospedali: è lunga la lista delle brutalità che subiscono, ormai da decenni, le popolazioni delle province orientali della Repubblica Democratica del Congo, «in fuga perenne» dalle violenze perpetrate da bande armate che si contengono il territorio e le immense ricchezze del sottosuolo.

Mentre il mondo guarda con apprensione alla guerra in Ucraina, ActionAid accende i riflettori sulle vittime di una guerra dimenticata, ma che ci riguarda da vicino, per via degli interessi economici e geopolitici che si concentrano su quei territori martoriati. E lancia una campagna di sensibilizzazione e raccolta fondi per fornire assistenza umanitaria alle popolazioni vittime delle violenze nelle province del Sud Kivu e di Maniema. Il progetto “Cambia la loro storia” punta a realizzare nuove scuole e centri polifunzionali (dal 17 aprile al 31 maggio ognuno potrà contribuire con sms o chiamata da rete fissa al numero 45511).

L’organizzazione denuncia il silenzio di media e politica occidentale su «una delle crisi umanitarie più complesse e prolungate dell’Africa, con oltre 27 milioni di persone bisognose di assistenza umanitaria nel 2022. In tutto il Paese si contano oltre 5,6 milioni di sfollati interni, causati perlopiù da conflitti inter-etnici e scontri fra esercito regolare e le numerose sigle combattenti, almeno 130 nelle sole province orientali del Kivu». Molti sfollati, circa un quarto del totale (1,4 milioni) sono rifugiati nel Sud Kivu e nel Maniema ed è lì che ActionAid intende intervenire, per soccorrere chi ha subito violenza (come donne e bambine, vittime dello stupro come arma di guerra) e per garantire istruzione e assistenza socio-sanitaria a chi ha dovuto abbandonare città e villaggi.

Sullo sfondo, restano le preoccupazioni e le conseguenze del conflitto russo-ucraino sul contesto africano: «L’aumento esponenziale dei prezzi delle materie prime – ha detto Lorenzo Eusepi, vicesegretario generale di ActionAid Italia – minaccia di infliggere il colpo letale alla sicurezza alimentare di tutto il continente africano. Metà del grano e dei cereali distribuiti?come aiuti alimentari dal World Food Program nelle aree di crisi umanitaria proviene infatti da?Ucraina e Russia».

Scopri di più sui progetti di ActionAid nell’Est Congo

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