
Il presidente dei vescovi polacchi: il papa sbaglia sull'Ucraina:
È un atteggiamento «ingenuo e utopico» quello del Vaticano nei confronti della guerra in Ucraina. Lo ha detto il presidente della Conferenza episcopale polacca e vescovo di Pozna?, mons. Stanislaw Gadecki, all'Agenzia cattolica d'informazione polacca KAI il 23 maggio. Pur riconoscendo che il Vaticano valuta che sia sul fronte ucraino che su quello russo sono cristiani quelli che si stanno combattendo, e che normalmente, in casi analoghi, non indica l’aggressore, tuttavia, «in situazione di guerra – ha specificato – è di fondamentale importanza che la Santa Sede sostenga l'Ucraina a tutti i livelli e non sia guidata da pensieri utopici».
Ha rivelato di aver scritto a papa Francesco, esortandolo a un mutamento di rotta: «L'atteggiamento del Vaticano nei confronti della Russia – ha suggerito – dovrebbe cambiare ed essere reso più maturo, dal momento che l'approccio vecchio e attuale sembra estremamente ingenuo e utopico». Secondo Gadecki, la diplomazia vaticana aveva ottenuto poco negli anni ‘70 nell’aiutare i Paesi governati dai comunisti, criticando a fondo la cosiddetta “ostpolitik” – questo è l’approccio vecchio nel quale starebbe ricadendo l’attuale pontefice – voluta da Paolo VI e condotta dal card. Agostino Casaroli, che impegnò la Santa Sede, e alcuni settori della diplomazia vaticana, in un tentativo di dialogo con i Paesi del blocco comunista. Una politica, secondo il vescovo polacco, che però si concentrava sui legami con la Russia a spese dell'Europa orientale e centrale. Il «cambiamento radicale» è avvenuto con la politica verso l’Est di Giovanni Paolo II, e a questo Gadecki suggerisce sia opportuno tornare.
*Stanislaw Gadecki. Foto di dominio pubblico
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