Teresa Isenburg: «un mese irto di pericoli» per Lula presidente
Da San Paolo in Brasile, dove attualmente si trova, Teresa Isenburg, docente di Geografia economico-politica all’Università di Milano, ci invia questa breve riflessione sulle elzioni presidenziali che si sono svolte nel Paese latinoamericano il 2 ottobre appena trascorso. E che non hanno assegnato la vittoria definitiva a Ignacio Lula da Silva, come da indicazioni dei sondaggi (v. Adista Documenti n. 33/22 e qui e qui). Dunque Lula se la vedrà ancora con il presidente uscente Jair Bolsonaro il 30 ottobre, giorno in ci si svolgerà il secondo turno elettorale.
«Nelle prime ore della notte del 2 ottobre 2022 i risultati delle elezioni presidenziali in Brasile hanno mostrato un Paese molto diverso da quello sembrava emergere durante la campagna elettorale dal 15 agosto al 29 settembre. Con 48,17% di voti a Lula e 43,42% a Bolsonaro l’enorme consenso a Bolsonaro e al bolsonarismo emerge con forza. Non solo la ventilata vittoria di Lula al primo turno non avviene, ma i quotidiani sondaggi delle più diverse agenzie che ripetevano una distanza significativa fra i due candidati vengono spazzati via. Esiste un mondo invisibile organizzato ideologicamente e operativamente che indirizza grandi masse attraverso strumenti e comunicazione che non si vedono, diciamo così, a occhio nudo.
In queste settimane invece sono state ben visibili le dichiarazioni di appoggio a Lula e alla sua vasta coalizione da parte di soggetti politici, moltissimi artisti molto seguiti, influenzatori di tutti i tipi; altrettanto esplicito e pubblico è stato il ripudio nei confronti di Bolsonaro da parte di esponenti espressione dell’esecutivo degli USA. Spiegazioni semplici e semplicistiche non servono. Al momento domina una preoccupazione che toglie il fiato nel trovarsi di fronte ad un paese nel paese che apprezza e sceglie la postura violenta, razzista, antistituzionale e antisociale fino agli estremi come modello per la convivenza civile e sociale. Si apre un mese irto di difficoltà e pericoli il cui esito è incerto. Nei prossimi giorni sarà possibile capire la composizione del parlamento e il quadro dei governatori nonché i profili delle assemblee degli Stati».
*Foto tratta da upload.wikipedia.org, immagine originale e licenza
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