
Crisi in Yemen: la tregua è finita. E anche il sogno di una pace duratura
Il due ottobre scorso, con la conclusione della tregua di sei mesi, purtroppo non rinnovata, si riaccendono i riflettori sulla crisi in Yemen, devastato da 7 anni e mezzo di guerra che hanno provocato 14.500 vittime civili dal 2017, oltre 4 milioni di sfollati e hanno reso impossibile anche il lavoro delle organizzazioni umanitarie.
«Il popolo yemenita è di nuovo sull’orlo della catastrofe, in questo periodo già messo in ginocchio dall’enorme aumento dei prezzi del cibo nel contesto della crisi alimentare globale. Con 19 milioni di persone che stanno rimanendo senza cibo e 7,5 milioni che potrebbero ritrovarsi in una condizione di carestia nei prossimi mesi», ha denunciato Francesco Petrelli, policy advisor di Oxfam Italia. «La vita di milioni di persone sarà di nuovo messa a rischio con la ripresa degli attacchi aerei, dei bombardamenti e degli attacchi missilistici da terra. Gli ultimi sei mesi avevano ridato speranza alla popolazione. Il numero di vittime si era ridotto del 60%, erano calati gli episodi di violenza e milioni di persone potevano essere raggiunte molto più facilmente dagli aiuti internazionali da cui dipende la sopravvivenza dell’80% della popolazione». L’appello di Oxfam è rivolto alle parti in conflitto, «perché si riapra il dialogo il prima possibile. Senza il rinnovo della tregua, una delle peggiori crisi al mondo si trasformerà presto in una vera e propria catastrofe».
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