«Prigionieri della guerra»: "Aggiornamenti Sociali" a un anno dalla strage del 7 ottobre
A un anno dall’attentato di Hamas e dall’inizio della rappresaglia israeliana sulla Striscia di Gaza, un editoriale di Giuseppe Riggio, gesuita e direttore di Aggiornamenti Sociali, sul numero di ottobre della rivista, denuncia le difficoltà dei percorsi di pace e dialogo in un contesto di conflitto pluridecennale come è quello palestinese. La guerra, invece, gode di ottima salute, con il suo carico di odio e desiderio di vendetta che si trascina inevitabilmente dietro, allontanando sempre più la speranza di un futuro senz’armi. In Medio Oriente sembra di vivere in trappola: «È un conflitto – spiega Riggio – che fa molti prigionieri». «Non solo gli ostaggi israeliani o i militanti palestinesi catturati dall’esercito dello Stato ebraico, ma anche chi si lascia rinchiudere da narrazioni e prospettive di parte che rendono arduo, se non impossibile da un punto di vista intellettuale ed emotivo, cercare vie di uscita».
Secondo l’editoriale, restituire alla narrazione del conflitto il suo spessore e la sua complessità, evitando l’inganno del “tutto bianco o tutto nero”, potrebbe essere un primo passo nella speranza di costruzione della pace.
Leggi l'editoriale integrale sul sito di Aggiornamenti Sociali
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