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Denunciata l'Amministrazione Trump per il mancato accesso alla difesa dei migranti deportati a Guantanamo

Denunciata l'Amministrazione Trump per il mancato accesso alla difesa dei migranti deportati a Guantanamo

Nonostante il presidente Donald Trump abbia annunciato che avrebbe inviato alla base Usa di Guantanamo, nell'omonima baia in territorio cubano, convertita in un centro di detenzione per immigrati, i migranti più pericolosi, tra cui i “peggiori” criminali e membri di gang, il governo degli Stati Uniti ha iniziato a inviare migranti non violenti e “a basso rischio”, ovvero coloro che non hanno precedenti penali gravi e che rischiano l'espulsione solo per violazioni civili dell'immigrazione (ingresso illegale nel Paese).

Questi detenuti sono trattenuti in un Centro operativo per l'immigrazione, che non è una prigione ma piuttosto uno spazio simile a una caserma con stanze e bagni, a differenza dei detenuti ad alto rischio, che sono tenuti in celle di massima sicurezza. Il Centro è stato tradizionalmente utilizzata per ospitare i richiedenti asilo intercettati in mare, in attesa di essere reinsediati in altri Paesi.

Che siano “criminali” o “a basso rischio”, tutti i migranti relegati nell’isola sono soggetti a un “buco nero legale”, dacché a essi è vietato l’accesso, anche quello degli avvocati. Questa aperta violazione del diritto alla difesa ha indotto diverse organizzazioni civili che difendono gli immigrati clandestini a denunciare l'agenzia federale statunitense Immigration and Customs Enforcement (ICE,) in quanto responsabile del controllo della sicurezza delle frontiere e dell'immigrazione.

«Inviando gli immigrati su un'isola remota, tagliati fuori dai loro avvocati, dalle loro famiglie e dal resto del mondo, l'amministrazione Trump sta inviando il suo segnale più chiaro finora: lo stato di diritto non significa nulla per essa», ha affermato Lee Gelernt, vicedirettore dell'Immigrants' Rights Project dell'American Civil Liberties Union. «Ora spetterà ai tribunali garantire che i migranti non possano essere rinchiusi sulle isole al largo».

La causa è stata intentata presso la Corte distrettuale degli Stati Uniti a Washington e chiede all'amministrazione Trump di garantire l'accesso agli immigrati inviati a Guantanamo dall'ICE, in modo che possano avere una difesa equa.

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