
Vertice del gruppo dei Brics: l’organismo multilaterale determinato a farsi spazio nell’economia mondiale
Il vertice dei BRICS – acronimo che individua i cinque Paesi fondatori (Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica) dell’organismo multilaterale ormai numeroso che cerca un’alternativa all’ordine mondiale vigente – svoltosi il 6 e 7 luglio a Rio de Janeiro, ha focalizzato l’attenzione soprattutto sulla cooperazione economica, data l’eterogeneità delle posizioni politiche dei membri (ai Paesi fondatori si sono aggiunti come membri effettivi Indonesia, Iran, Egitto, Etiopia ed Emirati Arabi Uniti, più altri 10 Paesi partner). Ma non è di poco conto se si considera il complessivo enorme peso economico, demografico e territoriale del gruppo. Considerando solo i membri effettivi, i BRICS rappresentano non meno del 50% della popolazione mondiale (grazie principalmente a India e Cina), quasi il 40% del PIL globale (grazie principalmente alla Cina) e il 30% del territorio globale (grazie principalmente a Russia, Cina e Brasile). È una quasi metà del mondo che cerca di non lasciare il futuro dello sviluppo al solo sistema monetario e finanziario internazionale che è controllato da poco più della metà del mondo, l'Occidente, che “comanda” su tutti attraverso il Fondo Monetario Internazionale, la Banca Mondiale e le tradizionali banche regionali di sviluppo, la centralità del dollaro come valuta internazionale, il sistema di pagamenti transfrontalieri SWIFT, dalle tre principali agenzie di rating, ecc. Il gruppo BRICS discute e cerca dunque efficaci meccanismi alternativi indipendenti dall'Occidente, pur continuando a partecipare, nella misura del possibile e conveniente, al sistema attuale.
I BRICS si stanno attrezzando per una nuova moneta. Non sarebbe una moneta unica con una banca centrale comune, come esiste in Europa. Se venisse creata, sarebbe una moneta digitale parallela, destinata alle transazioni internazionali e alla detenzione di riserve. Svolgerebbe tutte le funzioni classiche di una moneta – mezzo di pagamento, unità di conto e strumento di riserva – senza tuttavia sostituire le valute nazionali dei Paesi partecipanti. Neanche il dollaro, cosa temutissima da Donald Trump che, poco dopo il vertice, ha rilasciato dichiarazioni ancora più aggressive, affermando che i Paesi BRICS intendono «distruggere il dollaro» e che il gruppo «è stato creato per svalutare la nostra moneta». Ha ribadito con enfasi: «Il dollaro è sovrano. Lo manterremo tale. Se qualcuno vuole contestarlo, può farlo. Ma dovrà pagare un prezzo elevato». In realtà, come ha detto il primo ministro indiano Narendra Modi alcuni giorni prima dell’inizio del summit BRICS a Kazan (22-24/10/2024), i Brics «non sono un gruppo anti-occidentale, ma soltanto un gruppo non-occidentale» (The Times of India, 18/10/ 2024).
Intanto è già in funzione la Banca BIRCS (NDB, Nuovo Banco di Sviluppo), presieduto dalla già presidente brasiliana Dilma Rousseff, che ha già finanziato progetti senza caricarli di interessi soffocanti e, al vertice, ne ha proposti altri.
I lavori del vertice sono confluiti in una “Dichiarazione di Rio de Janeiro - Rafforzare la cooperazione nel Sud del mondo per una governance più inclusiva e sostenibile”, sottoscritta il 6 luglio 2025. 129 punti “costretti” in una densa trentina di pagine. Il documento riprende i temi noti: governance globale, sostegno a scambi in valute locali, tassazione delle grandi fortune, nodo finanziario della crisi climatica, urgenza di risolvere i contrasti con trattative ponendo fine ai conflitti militari, impellenza di affrontare fame, sete, educazione ecc. Particolarmente importante, dicono gli esperti, la parte che riguarda l'orientamento dato alle due principali iniziative finanziarie dei BRICS: la Banca BRICS e il Contingent Reserve Arrangement (CRA, l’Accordo di Riserva Contingente) ovvero la rete di sicurezza finanziaria istituita dai Paesi BRICS (Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica) per fornire supporto reciproco durante le difficoltà della bilancia dei pagamenti.
Alla base dei BRICS
Nei giorni 4 e 5 luglio nel Teatro Carlos Gomes di Rio de Janeiro il Consiglio Popolare del BRICS ha riunito circa 200 persone: movimenti sociali, intellettuali, organizzazioni della società civile e funzionari governativi di diversi paesi BRICS. Questa iniziativa è stata creata di recente con lo scopo di promuovere un dibattito sui BRICS al di fuori dei meccanismi burocratici istituzionali.
Nell'ambito di uno sforzo collaborativo in occasione della presidenza brasiliana del BRICS per il 2025, il Consiglio Popolare del BRICS ha presentato domenica 6 luglio un documento finale di raccomandazioni alla Cupola dei Leader. Il documento è il riassunto del Forum Popolare del Consiglio, frutto di mesi di elaborazione che hanno riunito 120 organizzazioni della società civile dei paesi BRICS. Esso è stato presentato dalla delegazione consultiva di Brasile, Russia e Sudafrica, composta da João Pedro Stedile del Movimento dei Lavoratori Senza Terra (MST); Victoria Panova, vice-rettrice della Scuola Superiore di Economia dell'Università Nazionale di Ricerca di Mosca (HSE University) e presidente del consiglio di esperti BRICS russo; e Raymond Matlala, della BRICS Youth Association of South Africa (SABYA) di Pretoria; l'opuscolo delle raccomandazioni era accompagnato da un discorso del consulente brasiliano in qualità di portavoce del gruppo (Miguel do Rosario, “Consiglio del Popolo dei BRICS: tra sfide, critiche e speranza. I leader della società civile dei BRICS discutono del futuro della cooperazione Sud-Sud a Rio de Janeiro”).
Al tavolo della presentazione, si legge fra l’altro nella sintesi ufficiale del documento, «è stato affermato che il documento finale presenta una sintesi ambiziosa, che riflette l'impegno della società civile per un futuro multipolare ed equo. Le proposte sviluppate in Salute, Istruzione, Ecologia, Cultura, Finanza, Digitale e Intelligenza Artificiale e Istituzionalizzazione dei BRICS delineano un percorso e un appello collettivo ai leader del blocco a dare priorità ad agende incentrate sulle persone, ad affrontare le sfide globali con soluzioni innovative e a rafforzare l'autonomia del Sud del mondo».
*Foto ritagliata da Palácio do Planalto tratta da Flickrhttps://www.flickr.com/photos/palaciodoplanalto/54636005247/
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