
L’Unione Buddhista Italiana sostiene Gaza
Riceviamo e volentieri pubblichiamo il seguente comunicato:
L’Unione Buddhista Italiana segue con profondo dolore gli ultimi sviluppi delle atrocità in corso a Gaza. Ancora una volta, l’essere umano mostra come il male sappia assumere molteplici forme, come l’odio indossi divise diverse e la disumanizzazione si diffonda come una piaga nella mente e nei cuori.
Nel condannare con fermezza ogni forma di aggressione e di violenza indiscriminata, l’UBI riafferma il rifiuto dell’odio, che è sempre radice di nuovo terrore e violenza. L’odio alimenta un ciclo distruttivo in cui la giustizia si degrada in vendetta, la difesa si muta in nuova offesa e il dolore genera altro dolore.
Tuttavia, un’indignazione consapevole è non solo legittima, ma necessaria: per opporsi alle atrocità, per dare voce alle vittime, per riaffermare la dignità dell’umano che soffre. L’Unione Buddhista Italiana esprime il proprio sdegno per l’ennesima pagina oscura scritta dall’essere umano, una pagina inaccettabile che chiama in causa la nostra coscienza.
L’Unione Buddhista Italiana è vicina alle vittime di Gaza, avendo conosciuto da vicino un altro genocidio troppo spesso dimenticato: quello del popolo tibetano, privato della libertà e persino del diritto a narrare la propria esistenza. Non possiamo poi ignorare né dimenticare nessuna delle vittime del mondo: dall’Ucraina al Sudan, dal Congo al Myanmar, dallo Yemen ad altre aree segnate da guerre civili, oppressioni e crisi umanitarie. Il dolore si moltiplica in silenzio.
L’insegnamento del buddhismo ci invita a risalire alle cause profonde della sofferenza. Ed è da noi stessi che occorre cominciare. Se desideriamo contribuire alla cessazione dei conflitti, dobbiamo coltivare una profonda consapevolezza interiore, rifiutare ogni forma di odio e aggressività, e mantenere al tempo stesso un’indignazione vigile che sappia denunciare il male.
L’Unione Buddhista Italiana rinnova il proprio impegno per la pace, per la giustizia e per un mondo in cui ogni essere umano possa vivere libero da emozioni distruttive. Rivolgiamo un appello a tutte le comunità, alle istituzioni e alle coscienze individuali affinché si uniscano in uno sforzo collettivo di solidarietà, educazione e difesa dei diritti umani.
In tale spirito, l’impegno umanitario diretto di UBI nella Striscia di Gaza è cominciato mesi fa, in collaborazione con la Comunità di Sant’Egidio, e prosegue oggi attraverso il sostegno ad altre organizzazioni attive sul campo, tra cui Medici Senza Frontiere. A tale scopo, UBI ha stanziato 500.000 euro dei fondi 8x1000, a testimonianza concreta del proprio sostegno a chi opera per la cura, la dignità e la sopravvivenza degli esseri umani in luoghi di estremo dolore.
*Foto ritagliata di gloucester2gaza tratta da Wikimedia Commons, immagine originale e licenza
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