Lotte per l'ambiente nel Delta del Niger: un evento a 30 anni dall'omicidio di Ken Saro-Wiwa
A 30 anni dall'uccisione di Ken Saro-Wiwa, ReCommon, IrpiMedia e Altreconomia, insieme ad attivisti ogoni, promuovono una serata per «mettere a fuoco le enormi responsabilità dei colossi dell'oil & gas nel Delta del Niger, tra le zone più inquinate al mondo».
Appuntamento da Mosso (via Mosso 3, Milano), martedì 11 novembre alle ore 19.30, per un incontro con esperti ed esperte di Nigeria e storia e cultura africana. Previsti gli interventi di Isaac Osuoka (Social Action International), Lorenzo Bagnoli (IrpiMedia), Antonio Tricarico (ReCommon) e Martina Ferlisi (Altreconomia).
Al centro della serata la figura di Ken Saro-Wiwa, «simbolo per tutti i popoli che si battono per rivendicare i loro diritti e per preservare le proprie terre dalla devastazione ambientale», e le difficoltà attualissime delle popolazioni che abitano la zona del Delta del Niger, partendo proprio dagli Ogoni.
Durante la serata è prevista anche la proiezione del video di Davide Lemmi di IrpiMedia/FADA e la mostra fotografica ad opera di Marco Simoncelli.
«Ken Saro-Wiwa – spiegano Altreconomia e ReCommon su Instagram – era un grande poeta, ma soprattutto un infaticabile attivista per i diritti umani. Un uomo che aveva deciso di lottare contro i soprusi che la Shell e il governo dittatoriale nigeriano stavano imponendo alla sua popolazione: gli Ogoni. Il 4 maggio 1993 in occasione della giornata delle popolazioni indigene proclamata dalle Nazioni Unite, riuscì a far scendere per le strade dell’Ogoniland, nel Delta del Niger, oltre 300mila persone. Per le élite politiche nigeriane si trattò di un vero affronto che infatti fu pagato con la vita: dopo essere stato arrestato nel 1994, sulla base di infondate accuse di omicidio, e aver subito un processo farsa, il 10 novembre 1995 Saro-Wiwa fu impiccato nel cortile della prigione di Port Harcourt assieme ad altri otto attivisti ogoni».

Adista rende disponibile per tutti i suoi lettori l'articolo del sito che hai appena letto.
Adista è una piccola coop. di giornalisti che dal 1967 vive solo del sostegno di chi la legge e ne apprezza la libertà da ogni potere - ecclesiastico, politico o economico-finanziario - e l'autonomia informativa.
Un contributo, anche solo di un euro, può aiutare a mantenere viva questa originale e pressoché unica finestra di informazione, dialogo, democrazia, partecipazione.
Puoi pagare con paypal o carta di credito, in modo rapido e facilissimo. Basta cliccare qui!
