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"EVANGELIZZAZIONE E PROMOZIONE UMANA": L'INTERVENTO DI ENZO BIANCHI

Tratto da: Adista Notizie n° 19 del 10/03/2007

Doc. n. 827. Roma-adista. L'intervento di Enzo Bianchi (comunità di Bose) nella nona commissione.

"Anche in questo convegno si continua a parlare di pluralismo ma in termini sfumati e poco precisi e non si ha il coraggio di dire con chiarezza che esso, in materia di scelta politica, è legittimo. Non si possono porre sul piano della fede le opzioni politiche dei cattolici, che dipendono soltanto da un giudizio storico-politico. L'appartenenza al pastore, la comunione ecclesiale dipendono esclusivamente dalla fede, la quale è altra rispetto ai progetti politici. Non si può identificare il progetto politico con il piano di Dio, consacrandolo di per se stesso come storia di salvezza, senza ridurre di conseguenza la fede ad ideologia e la chiesa a società cristiana.

Una parte dei vescovi italiani, con le sue recenti e passate dichiarazioni, ha creato una divisione ecclesiale su un terreno che non è quello della fede, ha creato lacerazioni che hanno morti-ficato l'agape nella comunità cristiana in modo illegittimo: a questi vescovi dobbiamo chiedere il rispetto delle scelte dei credenti; a questi vescovi dobbiamo chiedere di riconoscere come legittimo un pluralismo in questa materia. Altrimenti si continuerà a mortificare la profezia e si imporrà ancora, per pretesa autorità di fede, una scelta storico-pratica, e si presenterà la fede, attraverso una distorta evangelizzazione, non come annuncio di salvezza, ma come progetto politico di potere, e la Chiesa non come comunione di credenti, bensì come aggregazione storica di interessi politici particolari.

Occorre dunque recuperare un momento specifico di unità nella profezia prepolitica ma lasciare poi il legittimo pluralismo delle opzioni di ogni credente nel campo politico".

(da Adista nn. 747-478-749-750 del 4-8 novembre 1976)

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