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LASCIO... PER RESTARE

Tratto da: Adista Notizie n° 73 del 25/10/2008

Care lettrici, cari lettori,

ritengo sia opportuno che, dopo sette anni, io lasci la direzione di Adista. Opportuno perché motivi familiari, lieti, mi impediscono di dedicarmi al mio lavoro con l’assiduità, la concentrazione e l’appassionata attenzione che questo "foglio" ha sempre richiesto, sempre meritato e merita. Opportuno perché Adista merita anche, adesso che molto è cambiato nella situazione politica, sociale ed ecclesiale, nuova linfa e nuova generosità, qualità che porterà in Adista Angelo Bertani, persona dal curriculum professionale, ecclesiale, sociale e politico fra i più significativi nel percorso storico di questi nostri anni.

A motivo di questa mia decisione si affollano in me svariati, e non tutti componibili, sentimenti: di sollievo, al pensiero di una collaborazione con tempi meno assillanti e stringenti; di fiducia nel futuro di Adista, cui contribuirà la nuova direzione; di mestizia, come succede rispetto a tutto quello che, curato con amore, si lascia; di allegria perché continuerò, come appena accennato, a far parte della redazione, cioè di una "comunità-pensatoio" effervescente, dove siamo e siamo sempre stati tutti "primi" e tutti "ultimi", nell’accezione migliore che si può dare a questi due termini; di speranza, perché se non ci fosse la speranza in rapporti più fraterni e giusti fra gli uomini, non starei-staremmo qui a raccontare quanto di bene, fatto e da fare, e di male, fatto e da evitare, esiste su questa nostra Madre Terra.

Ed infine, alberga in me un sentimento di gratitudine perché, se è vero che Adista e gli incarichi che di volta in volta vi ho ricoperto, con la discrezione che più mi si addice, hanno contribuito alla mia identità personale e hanno alimentato la mia passione per uno sviluppo dell’umanità di ogni persona, è maggiormente vero che senza di voi, care amiche, cari amici, niente di tutto quello che vi ho qui confidato sarebbe stato possibile. Adista non sarebbe possibile.

Arrivederci,

Eletta Cucuzza

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