Nessun articolo nel carrello

L’ANTIMAFIA DAL BASSO. IN CALABRIA SECONDA MANIFESTAZIONE DEL CONSORZIO GOEL CONTRO LA ‘NDRANGHETA

Tratto da: Adista Notizie n° 22 del 28/02/2009

34859. CROTONE-ADISTA. Un anno fa, il primo marzo del 2008, si tenne a Locri la prima grande manifestazione antimafia calabrese – promossa dal consorzio Goel (la rete di cooperative sociali e di lavoro della Locride, nate anche grazie all’impulso di mons. Giancarlo Bregantini e al sostegno del progetto Policoro della Cei), da Calabria Welfare (il coordinamento regionale della cooperazione sociale) e Comunità libere (la rete calabrese di resistenza nonviolenta ai poteri antidemocratici e violenti, v. Adista n. 51/06) – per costruire una grande “alleanza contro la ‘ndrangheta e le massonerie deviate, per la democrazia e il bene comune” (v. Adista nn. 17 e 22/08).

Quest’anno, di nuovo il primo marzo, gli stessi enti promotori rilanciano l’iniziativa per passare “dall’alleanza al progetto”, per coinvolgere cioè tutti i sostenitori – 3mila persone e 700 enti in tutta Italia, fra cui Acli, Pax Christi, Gioc, Libera, Rete Lilliput, Masci, Rete Radié Resh, Addio Pizzo, Movimento Nonviolento, Confcooperative, Legacoop e alcune sigle di categoria dei sindacati confederali – nella realizzazione di alcuni obiettivi concreti: comunità mutualistiche di auto-aiuto, una scuola di formazione per dirigenti di imprenditoria comunitaria e una serie di osservatori territoriali per prevenire le infiltrazioni criminali.

La manifestazione, che quest’anno si svolgerà a Crotone, “città simbolo di riscatto e di gravi problematiche che ne hanno segnato la cronaca recente”, spiegano gli organizzatori, oltre alla marcia per le vie della città e alla presentazione pubblica di un segno – lo scorso anno legato alla riappropriazione del proprio voto, liberato da clientelismo, poteri occulti e massonerie deviate –, verrà preceduta, il 28 febbraio, da una veglia di preghiera ecumenica in duomo a cui parteciperà anche il vescovo di Crotone, mons. Domenico Graziani.

Per approfondire temi, spirito e obiettivi dell’iniziativa, Adista ha intervistato Vincenzo Linarello, presidente del Consorzio Goel.

 


Cosa ti sembra sia cambiato, sul fronte della criminalità organizzata, da un anno a questa parte?

Mi sembra di poter dire che la ‘ndrangheta stia aumentando profitti e consenso. In una fase di crisi economica come questa, infatti, la ‘ndrangheta, che non ha problemi di liquidità, diventa un partner molto seducente per molti imprenditori della cosiddetta economia legale, alle prese con gli effetti della crisi economico-finanziaria. Per cui sempre più sta evolvendo in una organizzazione criminale ‘moderna’, ancora più potente e soprattutto più pervasiva. Di fronte a questo, allora, siamo chiamati a dare delle risposte concrete che vadano ben oltre denunce pubbliche e manifestazioni di piazza, per quanto importanti.

 

In ciò che dici si coglie anche il senso dello slogan dell’iniziati­va del prossimo primo marzo: dall’alleanza al progetto…

Esattamente. Lo scorso anno, la ‘prima volta’ di una manifestazione calabrese, avevamo soprattutto l’esigenza di ‘contarci’, di incontrarci e di dare vita ad un’Alleanza – così l’avevamo chiamata – di persone e di associazioni che avessero a cuore la legalità e la democrazia nella nostra regione. Lo slogan di quest’anno è invece “dall’Alleanza al progetto”: vogliamo cioè coinvolgere noi stessi prima di tutto e anche tutti coloro che ci sostengono nella realizzazione di alcuni progetti concreti che possano dare risposte reali ai bisogni delle persone, le quali altrimenti rimangono succubi e schiave del sistema massonico-mafioso che elargisce favori in cambio di consenso, rafforzando ulteriormente il proprio potere e impedendo la liberazione dei nostri territori. Crediamo cioè che accanto alle tradizionali azioni di contrasto alla criminalità organizzata – la denuncia, la repressione e l’azione educativa e culturale –, che non devono arretrare di un millimetro, vada aggiunto anche il tentativo di venire incontro ai bisogni concreti delle persone per cercare di spezzare il meccanismo clientelare del consenso. La chiamerei “l’antimafia dei bisogni”.

 

Quali progetti sono in campo?

Innanzitutto la sperimentazione, in tre zone della Calabria, di vere e proprie Comunità Mutualistiche, che consentano alla gente di organizzare risposte concrete ai propri bisogni e ai propri consumi – dalla prestazione socio-sanitaria all’accesso al credito, spesso concessi come favore dal sistema massonico-mafioso che poi chiede in cambio il con­senso, per esempio al momento del voto –, attraverso gli strumenti del mutualismo cooperativo, affrancandosi dal sistema ricattatorio e clientelare che mantiene il territorio in una condizione di precarietà. E successivamente promuovere la nascita di una Fondazione di Comunità in Calabria che possa contribuire a finanziare questo nascente sistema mutualistico. Infine dare vita ad una scuola di formazione per dirigenti di imprenditoria comunitaria, per la formazione di una nuova classe dirigente, sana, etica e di grande competenza. E poi, fuori la Calabria, contrastare la 'ndrangheta ed i poteri occulti nelle altre regioni d'Italia – ormai segnate dal fenomeno delle infiltrazioni e del reinvestimento dei capitali illeciti – attraverso la riappropriazione civica dei territori, con gli strumenti della cittadinanza attiva, per esempio favorendo la nascita di osservatori civici territoriali per il monitoraggio continuo e quindi la prevenzione delle eventuali infiltrazioni mafiose. (luca kocci)

Adista rende disponibile per tutti i suoi lettori l'articolo del sito che hai appena letto.

Adista è una piccola coop. di giornalisti che dal 1967 vive solo del sostegno di chi la legge e ne apprezza la libertà da ogni potere - ecclesiastico, politico o economico-finanziario - e l'autonomia informativa.
Un contributo, anche solo di un euro, può aiutare a mantenere viva questa originale e pressoché unica finestra di informazione, dialogo, democrazia, partecipazione.
Puoi pagare con paypal o carta di credito, in modo rapido e facilissimo. Basta cliccare qui!

Condividi questo articolo:
  • Chi Siamo

    Adista è un settimanale di informazione indipendente su mondo cattolico e realtà religioso. Ogni settimana pubblica due fascicoli: uno di notizie ed un secondo di documentazione che si alterna ad uno di approfondimento e di riflessione. All'offerta cartacea è affiancato un servizio di informazione quotidiana con il sito Adista.it.

    leggi tutto...

  • Contattaci

  • Seguici

  • Sito conforme a WCAG 2.0 livello A

    Level A conformance,
			     W3C WAI Web Content Accessibility Guidelines 2.0

50 anni e oltre

Adista è... ancora più Adista!

A partire dal 2018 Adista ha implementato la sua informazione online. Da allora, ogni giorno sul nostro sito vengono infatti pubblicate nuove notizie e adista.it è ormai diventato a tutti gli effetti un giornale online con tanti contenuti in più oltre alle notizie, ai documenti, agli approfondimenti presenti nelle edizioni cartacee.

Tutto questo... gratis e totalmente disponibile sia per i lettori della rivista che per i visitatori del sito.