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CRISTIANESIMO D’ARGILLA

- C’È UN ABISSO TRA LA CHIESA ISTITUZIONALE E GLI APOSTOLI CHE SEGUIVANO GESÙ. L’ULTIMO LIBRO DI P. LENAERS.

Tratto da: Adista Contesti n° 23 del 28/02/2009

Questo articolo di Jaume Rocabert Cabruja è stato pubblicato sul sito cattolico catalano “Església Plural” (10/2/2009). Titolo originale: “L’església necessita renovar-se”

 

Il gesuita fiammingo Roger Lenaers, autore del libro dal suggestivo titolo “Un altro cristianesimo è possibile”, ci offre una ragionata argomentazione teologica attraverso la quale si va scoprendo non solo il nucleo centrale della nostra fede, Gesù di Nazaret, ma l’anacronismo della Chiesa istituzione e di conseguenza la necessità urgente di rinnovarla.

Padre Lenaers è un intrepido innovatore del pensiero teologico sull’essenza del cristianesimo, che descrive con un linguaggio piano e attuale (e non per assiomi falsificati o manipolati), consapevole di rivolgersi a lettori del secolo XXI dotati di senso critico, ma anche a credenti non specializzati in teologia; perciò il suo linguaggio è totalmente lontano da quello retorico e incomprensibile che ancora utilizza la gerarchia vaticana. Quello che p. Lenaers ci offre nel suo libro, come dice il suo traduttore nella presentazione, è una revisione di tutto il catechismo e un invito a cercare Dio nel cuore stesso della materia e della coscienza come impulso di vita e progetto di futuro. Di conseguenza si distanzia tanto dal lontano mondo dell’aldilà, come dai dettami ai quali ci ha abituato la nostra autoritaria gerarchi. Sua preoccupazione e oggetto della sua attenzione è Gesù di Nazaret, visto come un uomo in permanente ricerca, totalmente vicino a noi nella sua debolezza e nella sua speranza, espressione e immagine di un Dio che cresce e soffre insieme all’essere umano, in una storia condivisa.

P. Lenaers ci dice che il messaggio divino della salvezza, che arriva all’uomo attraverso la Chiesa, esige che essa continui spogliata delle rappresentazioni e certezze nelle quali si sentiva comoda, così come anche del linguaggio con il quale si è insistentemente annunciata, visto che “… in virtù della dinamica interna di una evoluzione che è anche opera creatrice di Dio, il blocco granitico della modernità si è staccato dagli angoli rocciosi della storia umana, colpendo con forza i piedi d’argilla della fede medievale della Chiesa”.

P. Lenaers cita Daniele (Dn 2, 28-35) per predire senza mezzi termini che “alla Chiesa istituzionale vecchia di venti secoli, che tiene la sua testa dorata a Roma, tocca un destino simile a quello dell’imponente statua dei sogni del re Nabucodonosor”.

Nel suo libro, p. Lenaers mette in questione non solo l’autorità del papa e della curia vaticana che continua a riflettersi nella nota frase Roma locuta, causa finita, ma di tutta la gerarchia dai vescovi ai cardinali. Dei vescovi dice che quello che si afferma dal III secolo, cioè che sarebbero successori degli apostoli, non solo non è sostenuto da argomenti storici, ma semmai c’è qualche documento che proverebbe tutto il contrario. In ogni caso, però, c’è un autentico abisso fra il modo di agire dei vescovi, dei cardinali e dello stesso papa e il modo di agire di quel gruppo di seguaci che camminavano con Gesù di Nazaret per i paesi della Galilea di gente povera e umile.

La teologia di p. Lenaers è altamente istruttivo ed entusiasmante, specialmente per quei cristiani che da tempo mettono in questione i metodi per nulla democratici e poco evangelici della gerarchia cattolica. Nel libro, il professore ormai in pensione e attualmente parroco ottuagenario in un paesino del Tirolo austriaco, fa affermazioni come “fino a quale punto è possibile parlare in nome di una comunità per un vescovo che non ha ricevuto i poteri da questa comunità?”; “la pretesa di avere potere assoluto sulla Chiesa e di possedere l’infallibilità ha costituito un ostacolo sul cammino ecumenico”; “la Chiesa trasmette l’immagine di una istituzione autocratica, oggi del tutto superata, che rappresenta un anacronismo in un mondo orientato democraticamente”; “quello che non si può ammettere è che qualsiasi gerarca pretenda di imporre la sua volontà contro quanto decide la comunità di credenti”; in relazione al fatto che il magistero della Chiesa non è competenza del papa e dei vescovi, egli dice che la suddetta competenza è conseguenza del modo eteronomo in cui il Vaticano intende la Chiesa, specialmente a partire dalla Riforma e dal Concilio di Trento.

Riassumendo, il libro di p. Lenaers è uno strumento molto utile e raccomandabile che apporta straordinari argomenti, specialmente per quei cristiani che, guidati dal raziocinio analitico del nostro tempo, scoprono - scandalizzati - le grandi contraddizioni della Chiesa istituzionale con il messaggio di Gesù, con la sua prassi e con quella dei suoi discepoli.

 

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