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Lettera aperta di 7 pubblicazioni di informazione religiosa ai governi perché si fermi il genocidio a Gaza

Lettera aperta di 7 pubblicazioni di informazione religiosa ai governi perché si fermi il genocidio a Gaza

«Come giornalisti, non ci basta informare sulla tragica violenza che affligge un popolo massacrato quotidianamente a Gaza e spossessato ed espulso dalle sue terre in Cisgiordania»; «come credenti, non possiamo rassegnarci al silenzio. Tacere è accettare che l'unica soluzione al conflitto sia lo sterminio del popolo palestinese». Sono queste le motivazioni che animano la Lettera aperta inviata da 7 riviste di informazione cattolica ai governi dei relativi Paesi e ai responsabili dell'Unione Europea. Su sollecitazione del periodico digitale portoghese 7 Margens, la breve - ma essenziale nei contenuti - lettera ha per titoto: "Vediamo, ascoltiamo e leggiamo: non possiamo tacere - Fermare il genocidio, dare da mangiare agli affamati e costruire la pace". Di seguito il testo, in calce al quale si trovano le firme (fra le altre anche quella di Adista).

«Noi, direttori e giornalisti dei media sotto riferiti, alziamo la nostra voce per esigere dai governi dei nostri Paesi e dai responsabili politici dell'Unione Europea che:

  • che cessi il commercio di armi con Israele;

  • riconoscano lo Stato di Palestina;

  • denuncino l'accordo commerciale tra l'UE e Israele;

  • garantiscano la liberazione immediata di tutti gli ostaggi detenuti da Hamas;

  • riconoscano l'operazione dell'esercito israeliano a Gaza come genocidio;

  • e sostengano la ricostruzione di una Palestina indipendente e democratica nel quadro dei 'due popoli, due Stati liberi e indipendenti'.

In questo momento critico, non possiamo rimanere in silenzio. Come giornalisti, non ci basta informare sulla tragica violenza che affligge un popolo massacrato quotidianamente a Gaza e spossessato ed espulso dalle sue terre in Cisgiordania. Non ci basta scrivere editoriali ed esprimere le nostre opinioni sulla brutalità inumana che si sta scatenando a Gaza.

Come credenti, non possiamo rassegnarci al silenzio. Tacere è accettare che l'unica soluzione al conflitto sia lo sterminio del popolo palestinese e l'annessione della Striscia di Gaza da parte dello Stato di Israele. Come credenti, ci uniamo al grido di speranza dei nostri fratelli:

C'è un'altra soluzione! Israeliani e palestinesi possono vivere insieme in pace, due popoli, due Stati! Per raggiungere questo obiettivo, basta solo rispettare le risoluzioni delle Nazioni Unite.

Abbiamo bisogno di un cessate il fuoco immediato e duraturo; della liberazione immediata degli ostaggi detenuti da Hamas; del ripristino sicuro degli aiuti umanitari; di negoziati per una pace giusta nella regione; del libero accesso dei mezzi di comunicazione ai territori palestinesi; e di creare le condizioni per la ricostruzione della Palestina alla luce del diritto internazionale e su una base democratica.

Il nostro appello si rivolge, in primo luogo, ai leader politici dei Paesi dell'Unione Europea e alla stessa Unione, ma anche a tutti i cittadini europei, credenti e non credenti, così come alle Chiese e alle diverse comunità religiose e ai loro leader. È ora di rompere il silenzio complice e agire! Oggi, a differenza di quanto accadeva all'inizio degli anni '40 nel nostro continente, vediamo, ascoltiamo e leggiamo notizie di genocidio. Non possiamo rimanere in silenzio.

Dato che nella maggior parte dei casi siamo mezzi di informazione religiosa, facciamo anche un appello alla gerarchia cattolica e a Papa Leone, affinché sia il Papa, sia la Chiesa Cattolica e il Consiglio Mondiale delle Chiese denuncino la situazione ed esercitino tutta la loro influenza per raggiungere la pace, anche offrendosi come mediatori.

Firmando questo manifesto, ci impegniamo ad accogliere e informare sulle iniziative dei nostri concittadini contro il genocidio a Gaza e a favore della pace tra i popoli palestinese e israeliano».

7Margens (Portogallo – setemargens.com) – Periodico digitale di informazione su religioni, spiritualità, cultura e diritti umani.

Adista (Italia – adista.it) – Settimanale indipendente di informazione religiosa e politica.

Catalunya Religiò (Spagna – catalunyareligio.cat/ca) – Bollettino indipendente su notizie religiose, pubblicato con il supporto di diverse entità religiose.

Flama (Spagna – agenciaflama.cat) – Agenzia cristiana di notizie.

Instituto Humanitas Unisinos - IHU (Brasile – ihu.unisinos.br/) – Sito web con riflessioni interdisciplinari su società sostenibile, etica, teologia pubblica, donne, temi socioculturali e lavoro.

Religión Digital (Spagna – religiondigital.org) – Portale di informazione socio-religiosa in spagnolo per Spagna e America da 27 anni.

Rocca (Italia – rocca.cittadella.org) – Rivista per la pace, i diritti umani, la democrazia, la non violenza e la giustizia.

*Foto realizzata con IA

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