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IL “SACCO” DI MADRID: TUTTO PRONTO PER LA COSTRUZIONE DEL “MINI-VATICANO”

Tratto da: Adista Notizie n° 31 del 21/03/2009

34908. MADRID-ADISTA. “Clero y Gallardón roban un monton” (“Clero e Gallardón rubano un sacco”) era lo slogan più scandito, il 27 febbraio scorso, davanti al municipio di Madrid, da un centinaio di persone a conoscenza di quanto stava succedendo all’interno: il via libera definitivo da parte dell’amministrazione cittadina, retta da Alberto Ruiz-Gallardón del Partito Popolare, alla cessione di 25.000 metri quadrati (250 ettari) del parco della Cornisa di San Francisco il Grande all’arcivescovato di Madrid nel quadro del Piano Parziale di Riforma della zona. Cinque nuovi edifici (la Casa della Chiesa, sede d’arcivescovato, con una facciata larga 140 metri, una biblioteca diocesana che dovrebbe in futuro diventare università ecclesiastica, una residenza per sacerdoti, una zona uffici e una casa d’accoglienza per indigenti), un parcheggio da 200 posti e due strade deturperanno uno dei luoghi storici della città, i giardini de Las Vistillas (diminutivo di vista, perché zona panoramica sui cui sorge la chiesa di San Francisco), immortalati nei quadri di Goya, Teixeira, Winthuysen, Velásquez. E sottrarranno ai madrileni 15.000 metri di alberatura, cioè buona parte di un parco, al ridosso del fiume Manzanares, frequentato finora per aria pulita, giochi per bambini, silenzi dimenticati.

Per anni gli abitanti della zona si sono battuti, insieme ad architetti, artisti, ambientalisti, perché l’operazione non andasse in porto. Hanno querelato anche il municipio e sono attualmente in attesa della sentenza. María Ruiz de Gana, presidente dell’“Associazione di Vicini Cornisa-Vistillas”, ha denunciato anche il progressivo acquisto, da parte dell’arcivescovato, di locali ed edifici intorno al parco, dove infatti negli ultimi anni si stanno moltiplicando “librerie cattoliche e appartamenti di proprietà della Chiesa”, la quale sembra non avere altra finalità che quella di “impadronirsi di tutto l’ambito territoriale”.

Un lancio della agenzia Efe del 4 febbraio scorso afferma che “l’attuale piano di riforma della Cornisa nasce da un accordo” alla fine “raggiunto nel 2005 fra Ruiz-Gallardón e l’arcivescovo Antonio Rouco Varela, per la cui esecuzione è stato modificato il Piano Generale di Ordinamento Urbano di Madrid un anno dopo”.

In Consiglio comunale, a maggioranza Pp, le opposizioni - Partito socialista (Psoe) e della Sinistra Unita (Iu) - hanno dato battaglia. Il portavoce del Psoe, David Lucas, ha accusato Gallardón di “complicità” con l’arcivescovo di Madrid, card. Antonio Rouco Varela, che “è stato autorizzato a distruggere” (verranno anche abbattuti degli edifici) la Cornisa di San Francisco: “È un misfatto urbanistico, un sopruso storico”. Dal Pp dicono che non s’è ceduto nulla all’arcivescovato, si è fatto solo uno “scambio di appezzamenti”, e la coordinatrice generale all’Urbanistica del Comune, Beatriz Lobón, ha assicurato che non ci sarà una “colata di cemento”, che gli edifici progettati saranno seminterrati e le loro coperture di tappeti erbosi “per dar continuità alle zone verdi”. Nel bollettino dell’Ayuntamiento (municipio) di Madrid, rintracciabile sul sito, ci sono tutti i particolari dell’accordo del 27 febbraio. Vi si rileva che in cambio degli ettari ceduti alla Chiesa, il Comune avrà i terreni ora non utilizzati intorno a San Francisco il Grande, dove costruirà un centro polisportivo dotato di piscina e piste multiuso e una scuola materna. Nonché un parco di 14.500 metri quadrati poco distante, per la cui estensione verrà ritirata l’edificabilità. Poco sotto il parco, un parcheggio di 400 posti. Con tutto questo alternarsi di costruzioni e appezzamenti verdi, addio all’aria pulita e al silenzio, protestano i “vicini”.

Il card. Rouco, che ha già avuto la soddisfazione di uscire dalla contesa ventennale con il “minivaticano” in tasca - così è soprannominato in Spagna il suo progetto - si dice che abbia nel cuore altri due desideri: quello di inaugurare il nuovo complesso edilizio prima del suo pensionamento (nel 2011 compie 75 anni) e quello di far benedire i terreni ‘conquistati’ da Benedetto XVI quando andrà ad agosto in Spagna per la Giornata della Gioventù. (eletta cucuzza)

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