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"Mai più fascismi": sabato la manifestazione a Roma

“Mai più fascismi-Mai più razzismi” è il titolo della manifestazione indetta, per sabato prossimo a Roma, dal cartello delle 23 organizzazioni promotrici dell'appello nazionale “Mai più fascismi”, rivolto a tutte le istituzioni democratiche e lanciato, lo scorso 1 febbraio, dal Museo storico della Liberazione di via Tasso 145.

Nella convocazione per il 24 febbraio, i promotori di “Mai più fascismi” – tra gli altri, Acli, Anpi, Arci, Articolo 21, Cgil, Cisl, Uil, Comitati Dossetti per la Costituzione, L'Altra Europa con Tsipras, Libera, Liberi e Uguali, Partito Democratico e Rifondazione Comunista – sottolineano che «L'Italia democratica, solidale, responsabile, civile deve alzare la testa e, unita, contrastare con gli strumenti della democrazia, del dialogo, della cultura e della partecipazione ogni deriva razzista, oscurantista, autoritaria ed ogni irresponsabile demagogia che fomenta paure, rancori, xenofobie». Secondo gli estensori dell'appello le migrazioni sono un fenomeno «irreversibile» che hanno precise «cause e responsabilità» che coinvolgono il Vecchio Continente e che non possono essere allontanate ergendo muri fisici e culturali. «La gestione delle politiche migratorie dev'essere una gestione sana e propositiva, che crei davvero le condizioni per una piena integrazione sociale nel rispetto del dettato costituzionale».

Le dichiarazioni dei politici in campagna elettorale, i continui episodi di cronaca, a partire da quelli di Como e Macerata, ribadiscono un fatto in maniera forte e chiara: «Il tema del razzismo e del fascismo è drammaticamente all'ordine del giorno» e chi minimizza o presta il fianco è complice «della diffusione di pulsioni razziste e fasciste oggi presenti in segmenti per fortuna minoritari della popolazione». Che invece andrebbero sopite attraverso «la promozione dell'eguaglianza sociale, l'integrazione, la conoscenza, la formazione civile e la coesione sociale, l'attività delle forze dell'ordine».

Quello che oggi serve al Paese è «un paziente lavoro di valorizzazione della dignità della persona, dell'apprendimento culturale fin dall'età scolare, del recupero e della trasmissione della memoria, per riaffermare il valore della Costituzione e della sua piena attuazione»

Programma di sabato 24 febbraio

ore 13.30 - ritrovo in piazza della Repubblica

Corteo fino a piazza del Popolo

ore 15 - manifestazione in piazza del Popolo, dove è possibile firmare l'appello

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