Per gli ebrei verità è ciò che porta vantaggio: prete polacco denunciato per affermazioni antisemite

ludovica eugenio 03/03/2018, 15:42

VARSAVIA-ADISTA. Nuova benzina sul fuoco per la tensione tra Polonia e Israele,  causata il mese scorso da una legge che rifiuta la responsabilità polacca nell’Olocausto, ma anche per il difficile clima di xenofobia e antisemitismo che contamina il Paese. L’Unione delle Comunità ebraiche in Polonia ha denunciato, il 25 febbraio scorso, presso il Consiglio nazionale della Radio e della Televisione, per l’intervista rilasciata dal prete Henryk Zielinski, direttore del settimanale cattolico Idziemy, alla tv nazionale TVP. Gli ebrei, ha sostenuto il prete, «hanno un sistema di valori completamente diverso, un diverso concetto di verità»; «Per noi, la verità corrisponde ai fatti. Per gli ebrei verità significa qualcosa che si conforma alla loro comprensione di ciò che è vantaggioso. Se un ebreo è religioso, verità significa qualcosa che Dio vuole». Se non lo è, «la verità è soggettiva o segue ciò che serve gli interessi di Israele». Zielinski ha citato la Haggadah, che contiene la storia dell’Esodo dall’Egitto: «Spesso queste storie non hanno nulla a che vedere coi fatti», ha spiegato. Secondo la denuncia dell’Unione delle Comunità ebraiche, le affermazioni del prete contraddicono i principi del Consiglio Nazionale della Radio e della Televisione per quanto riguarda il contenuto sui media pubblici, che bandiscono idee «che istigano all’odio o discriminano sulla base della razza, della disabilità, del genere, della religione o della nazionalità».