
Cambridge Analytica e l'Africa
In un articolo di Vincenzo Giardina pubblicato sul sito del mensile dei comboniani Nigrizia si parla del rapporto tra Cambridge Analytica, una società inglese che avrebbe utilizzato una applicazione per incamerare attraverso Facebook i dati di circa 50 milioni di profili, ed i suoi rapporti con l'Africa. «L’inchiesta sulle attività della società di consulenza politica negli Stati Uniti e in Inghilterra - scrive Giardina - sta portando alla luce il vero significato della parola ‘comunicazione strategica’ ai tempi del web e dei social media. Con risvolti anche nel continente africano».
Stephen Bannon, stratega dell'ultradestra statunitense prodigatosi per l’elezione di Donald Trump nel 2016 «era vice-presidente di Cambridge Analytica nel 2013» quando, «stando alle dichiarazioni fatte filtrare dall’emittente Channel 4, la società tirava la volata al presidente keniano Uhuru Kenyatta.
Il copione si sarebbe ripetuto nel 2017, prima e dopo il voto bocciato dalla Corte suprema per irregolarità. Allora sui social sarebbero stati diffusi anche video che dovevano alimentare il timore di una nuova era di terrorismo, epidemie e violenza se a vincere fosse stato lo sfidante Raila Odinga. A Nairobi le rivelazioni hanno riacceso lo scontro tra il partito al potere e l’alleanza di opposizione. Ma il caso Cambridge Analytica non sta investendo solo il Kenya.
Secondo il quotidiano The Guardian, un miliardario nigeriano avrebbe versato 2 milioni e 800 mila dollari perché la società diffondesse informazioni su Muhammadu Buhari in grado di impedirne l’elezione alla presidenza. Le accuse chiamano in causa hacker israeliani che avrebbero violato l’indirizzo e-mail del futuro presidente, puntando sui suoi problemi di salute. Lo schema sarebbe analogo a quello impiegato altrove: l’uso dei social per rubare informazioni mirate su gusti, problemi o aspirazioni personali, poi spendibili per confezionare messaggi ad hoc e raggiungere obiettivi commerciali o politici.
Le conferme stanno sul sito di Cambridge Analytica. Dove si ricorda ad esempio che nel 1994 la società lavorò con un partito del Sudafrica, forse l’African National Congress (ANC) di Nelson Mandela: l’occasione fu il primo voto dopo il regime di apartheid e mesi di violenze che avevano fatto temere per il processo di liberazione e riconciliazione».
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