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Inascoltati gli appelli: i docenti di R.C. hanno partecipato alle Commissioni d’Esame di III Media

Inascoltati gli appelli: i docenti di R.C. hanno partecipato alle Commissioni d’Esame di III Media

Sul numero di giugno 2018 di "Laicità della scuola news", il notiziario on line del Coordinamento per la laicità della scuola, un intervento di un docente, Ermanno Morello (del Cidi di Torino), messo a verbale nella riunione preliminare della Commissione d’esame conclusivo del primo ciclo di istruzione, IC Venaria II. Morello torna sulla questione della presenza - per la prima volta dalla revisione concordataria del 1984 - degli insegnanti di religione all'interno delle commissioni degli esami di Terza Media. Nonostante diverse voci si erano levate dal mondo della scuola e da diversi soggetti impegnati sui temi della laicità, gli esami si sono svolti con la presenza dei docenti di Irc.

Della questione Adista si era occupata sia sulla rivista cartacea, che nelle news online del sito internet.

Di seguito, l'intervento pubblicato su "Laicità della scuola news"

 

Con questo breve appunto, intendo condividere con i colleghi della Commissione d’esame le mie perplessità circa gli effetti generati dalla nuova normativa che prevede la partecipazione dell’insegnante di IRC (sinora non presente agli esami). Si evidenzia un problema legato alle scelte degli allievi (avvalersi/non dell’insegnamento di IRC) e, dato che si tratta del rispetto di un “diritto”, credo si ponga una vera e propria questione di principio, che sollevo anche per esprimere la mia personale solidarietà proprio ai colleghi di IRC, messi loro malgrado in una situazione oggettivamente imbarazzante e professionalmente delicata da una disposizione la cui ratio appare incomprensibile.

VALUTAZIONE DEL COLLOQUIO

Per gli allievi che non si sono avvalsi dell’insegnamento di IRC né di quello alternativo la valutazione del colloquio rischia di essere molto complicata, data la presenza dell’insegnante di IRC, considerato nel DL 62/17 parte essenziale per la composizione perfetta del collegio giudicante e non membro aggiunto solo per gli allievi che hanno scelto l’insegnamento di IRC. Si pongono così due possibili situazioni, entrambe molto critiche sul piano della validità del giudizio del colloquio che sarebbe frutto di una: - Valutazione incompleta, se l’insegnante di irc non partecipa alla formulazione del voto di colloquio: in questo caso all’allievo che non si è avvalso né di IRC né dell’alternativa non verrebbe garantito il diritto alla valutazione da parte del collegio perfetto - Valutazione impropria, se l’insegnante di irc partecipa alla valutazione per un allievo che ha scelto di non frequentare irc/alternativa: in questo caso perché l’allievo verrebbe valutato da un insegnante che non lo conosce di una disciplina che non ha contribuito alla formazione delle competenze e delle conoscenze valutabili durante il colloquio.

VALUTAZIONE COMPLESSIVA

Lo stesso problema si pone anche per la valutazione finale delle prove d’esame (scritti e colloquio) da parte della sottocommissione; infatti anche le prove scritte sono oggetto di correzione formalmente collegiale e sulle singole prove, in calce alla valutazione, viene apposta anche la firma dell’insegnante di IRC (riproponendo la stessa criticità segnalata per il colloquio). A cascata il problema si porrà anche in sede di ratifica quando la Commissione plenaria dovrà assumere e validare le proposte di valutazione formulate dalle sottocommissioni: potrà ratificare proposte incomplete o improprie? In caso contrario l’esame nel suo complesso è sicuramente valido?

Venaria, 10 giugno 2018

Ermanno Morello

 

* il corpo insegnante della Scuola Professionale di Trieste, settore Ebanisti-Stipettai. Foto scattata il 2 dicembre 1898 in occasione del Giubileo di Sua Maestà Francesco Giuseppe imperatore d'Austria. Immagine originale e licenza

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