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Mons. Stefano Russo, vescovo di Fabriano, nuovo segretario generale della Cei. Succede a mons. Galantino

Mons. Stefano Russo, vescovo di Fabriano, nuovo segretario generale della Cei. Succede a mons. Galantino

ROMA-ADISTA. Mons. Stefano Russo, vescovo di Fabriano-Matelica, è il nuovo segretario generale della Conferenza episcopale italiana. Lo ha scelto papa Francesco, sulla base di una rosa di nomi che gli aveva fornito il Consiglio episcopale permanente al termine della riunione dello scorso 24-26 settembre. Succede a mons. Nunzio Galantino, segretario della Cei dal 2014, nominato dallo stesso pontefice presidente dell'Apsa (Amministrazione del patrimonio della sede apostolica) dopo le dimissioni per raggiunti militi di età del card. Domenico Calcagno.

«È una nomina che accogliamo con gioia e fiducia», ha commenta il card. Gualtiero Bassetti, presidente della Cei. «Nei giorni scorsi, come Consiglio episcopale permanente, abbiamo espresso a mons. Nunzio Galantino la nostra riconoscenza per quanto con intelligenza e zelo ha fatto negli anni del suo mandato. Ora, la decisione del Santo Padre è motivo di viva gratitudine: anche questa nomina è segno della prossimità e della cura con cui Papa Francesco accompagna il cammino della nostra Chiesa. A mons. Russo, che ben conosce la Segreteria generale essendo stato per una decina d’anni il responsabile dell’Ufficio nazionale per i beni culturali ecclesiastici, va la nostra vicinanza, la nostra preghiera e il nostro fraterno augurio».

Nato ad Ascoli Piceno il 26 agosto 1961, Russo ha frequentato il Movimento diocesano dell’Opera di Maria. Dopo aver conseguito il diploma di perito tecnico in Telecomunicazioni, si è iscritto alla Facoltà di Architettura di Pescara, laureandosi nel luglio 1990 con una tesi di indirizzo storico. Ha iniziato il percorso formativo al sacerdozio a Grottaferrata, presso il Centro Gen’s (Generazione nuova sacerdotale), Comunità dei focolari, frequentando i corsi per il baccalaureato in Teologia presso la Pontificia università lateranense. Il 20 aprile 1991 ha ricevuto l’ordinazione presbiterale presso la Cattedrale di Ascoli Piceno per le mani di mons. Marcello Morgante.

Dal 1990 al 2007 è stato presidente della Commissione arte sacra e beni culturali della diocesi di Ascoli Piceno e incaricato per i beni culturali Ecclesiastici della medesima diocesi; dal 1990 al 2005 è stato Membro della Consulta per i beni culturali ecclesiastici della Conferenza episcopale marchigiana; dal 1995 al 2005 ha gestito e coordinato le attività del museo diocesano di Ascoli Piceno. Dal 1996 al 2005 è stato incaricato regionale per i beni culturali ecclesiastici della Conferenza episcopale marchigiana; dal 1996 dirige il lavoro d’inventariazione informatizzata dei beni storico-artistici della diocesi di Ascoli Piceno.

Dal 1999 al 2001 è stato amministratore parrocchiale della parrocchia di S. Pietro in Castel San Pietro (Ap). Dal 2001 al 2005 è Responsabile dell’Udtap, l’ufficio che coordina gli interventi di recupero degli edifici di valore storico-artistico, danneggiati dal terremoto, di pertinenza della diocesi di Ascoli Piceno; Dal 2001 è membro del Comitato dell’ufficio nazionale beni culturali ecclesiastici della Cei; è membro della Commissione per i beni e le attività culturali della Regione Marche dal 2002 al 2005. Dal marzo 2005 all’agosto 2015 è stato responsabile dell’ufficio nazionale beni culturali ecclesiastici della Cei, continuando a servire come vice parroco la comunità di San Giacomo della Marca. Dal novembre 2015 è stato parroco della parrocchia dei Santi Pietro e Paolo, in Ascoli Piceno. Il 18 marzo 2016 papa Francesco lo ha nominato vescovo di Fabriano-Matelica e il 28 maggio è stato ordinato.

Attualmente è vice presidente della Conferenza episcopale marchigiana e presidente del comitato per la valutazione dei progetti di intervento a favore dei beni culturali ecclesiastici e dell'edilizia di culto.

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