
«Briciole populiste» e «resa fiscale»: Sbilanciamoci! accusa il governo che premia gli evasori
La campagna Sbilanciamoci! – rete di associazioni, movimenti, economisti, ricercatori e giornalisti – formula un giudizio negativo sul decreto fiscale del governo e chiede l’introduzione di misure fortemente progressive per ridurre le disuguaglianze e assicurare una vera giustizia fiscale al Paese».
In un post pubblicato ieri sul sito della Campagna, si denuncia il meccanismo di “regolarizzazione” per «chi ha evaso fino a 100mila euro», mediante un versamento del 20% dell’imposta «invece del 43% sugli importi più alti, come hanno fatto i cittadini onesti», e la «rottamazione» delle cartelle, «contro cui pure il Movimento 5 Stelle si era duramente schierato nella scorsa legislatura».
Scorretto parlare di «pace fiscale», commenta il portavoce di Sbilanciamoci! Giulio Marcon: «Il decreto del governo è una vera e propria resa fiscale», «un nuovo condono, un altro regalo agli evasori dopo altri condoni che minano la legalità e la lealtà fiscale dei cittadini onesti. Invece di fare la lotta all’evasione, la si premia. Il messaggio è: vi conviene essere disonesti, così risparmiate».
Quello del governo è un decreto tutto nel segno dell'ingiustizia, aggiunge Marcon: «Non c’è traccia di Tobin Tax contro gli speculatori, non c’è segno di una maggiore ed efficace imposizione fiscale ai giganti del web che in questi anni hanno fatto affari d’oro nel nostro Paese senza pagare tasse, non c’è progressività fiscale. In questi anni sono drammaticamente aumentate le disuguaglianze nel nostro Paese e questo decreto rischia di alimentarle ulteriormente a favore dei super-ricchi».
«Invece delle briciole populiste (a rischio di incostituzionalità) sulle pensioni d’oro – conclude il portavoce di Sbilanciamoci! – sarebbe bastato fare quello che dice la nostra Costituzione e applicare il principio di progressività con una maggiore imposizione fiscale, come propone da anni Sbilanciamoci!, su redditi (e pensioni) oltre i 70mila euro e una tassazione adeguata di grandi patrimoni e rendite finanziarie. Ma evidentemente, si preferisce il populismo innocuo e ad effetto alla vera giustizia sociale».
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