
Tutti i NO al disegno di legge Pillon: il 10 novembre grande mobilitazione delle donne
«NO alla mediazione obbligatoria e a pagamento - NO all’imposizione di tempi paritari e alla doppia domiciliazione/residenza dei minori - NO al mantenimento diretto - NO al piano genitoriale - NO all’introduzione del concetto di alienazione parentale»
Sono questi i 5 NO che verranno ribaditi nelle piazze il 10 novembre in una mobilitazione contro il Disegno di legge Pillon su separazione e affido (ddl n. 735 con in oggetto “Norme in materia di affido condiviso, mantenimento diretto e garanzia di bigenitorialità“). Il movimento delle donne, l’associazionismo democratico, tante realtà della società civile, uomini e donne si sono subito espressi contro la proposta legislativa di Simone Pillon con oltre 95.000 sottoscrizioni alla petizione che ne chiede il ritiro lanciata su Change.org da D.i.Re, Donne in rete contro la violenza.
Se verranno approvati, il Disegno di legge Pillon (v. il "ddl definitivo" qui) e gli altri 3 disegni di legge sulla stessa materia attualmente in discussione al Senato, spiega il manifesto che invita a partecipare alla mobilitazione, «di fatto si vieta il divorzio a chi è meno ricco perché le le separazioni saranno fortemente disincentivate dagli alti costi imposti dalla mediazione obbligatoria e a pagamento. I figli e le figlie diventeranno ostaggi di un costante negoziato sotto tutela per far funzionare il mantenimento diretto a piè di lista e il piano genitoriale con doppio domicilio». E le donne «rischiano di restare stritolate in un percorso pensato soprattutto per imporre e arricchire una nuova figura professionale, quella del mediatore familiare, anche disconoscendo la pervasiva violenza maschile che è causa di tante separazioni».
La mobilitazione vede unite D.i.Re Donne in rete contro la violenza – la rete nazionale dei centri antiviolenza, UDI (Unione donne italiane), Fondazione Pangea, Associazione nazionale volontarie, Telefono Rosa, Maschile Plurale, CGIL, CAM (Centro di ascolto uomini maltrattanti), UIL, Casa Internazionale delle donne, Rebel Network, il movimento Non una di meno, CISMAI (Coordinamento italiano servizi maltrattamento all’infanzia), ARCI e Arcidonna nazionale, Rete Relive, Educare alle Differenze, BeFree, Rete Relive, Fondazione Federico nel Cuore, il Movimento per l’Infanzia, Le Nove, Terre des hommes, Associazione Manden, CNCA (Coordinamento nazionale comunità d’accoglienza), Rete per la parità, Associazione Parte Civile, DonnaChiamaDonna e tante altre realtà.
La mobilitazione si svolgerà con presidi e interventi pubblici in molte città (finora una ventina). E non ovunque sarà "limitata" alla giornata del 10. A Grosseto, per esempio, l'8 novembre è dedicato all'informazione sul ddl Pillon, con l'auito di avvocatesse e rappresentanti del Centro Antiviolnza Olympia de Gouges. "Punto" informativo che proseguirà il 10 in piazza Baccarini, corredato da apericena e proiezione del film "L'affido" di Xavier Legrand (entrambi nella Sala Friuli, p.za San Francesco). Il 9 novembre, presso la Libreria delle Ragazze (via Pergolesi 3/a), presentazione del libro La mia parola contro la sua, presente l'autrice Paola Di Nicola.
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