
6 novembre: Chiese in campo per la prevenzione dello sfruttamento ambientale nei conflitti
La guerra porta morte e devastazione. Di un conflitto si contano caduti e feriti, città, villaggi e infrastrutture attaccati, perdite di case, mezzi, ecc. Ma solo raramente si ricordano gli effetti devastanti dei conflitti sull'ambiente e sugli ecosistemi. Massicci bombardamenti su montagne, foreste, deserti, rendono quelle terre inospitali per decenni o secoli. Le falde acquifere o i terreni agricoli avvelenati, le foreste e i raccolti bruciati sono “vittime” che il più delle volte scompaiono dalle cronache e dalle memorie di guerra. Eppure, ci ricorda il Programma Onu per l'ambiente (Unep) il 40% circa dei conflitti armati negli ultimi 60 anni ha a che fare con lo sfruttamento delle risorse naturali.
Con i riflettori puntati su questa specifica tragedia ambientale dimenticata, l'Assemblea generale dell'Onu ha istituito per il 6 novembre una “Giornata Internazionale per la prevenzione dello sfruttamento dell’ambiente in tempo di guerra e in situazioni di conflitto armato”.
Già l'enciclica Laudato si' di papa Francesco aveva ribadito che «la guerra causa sempre gravi danni all’ambiente e alla ricchezza culturale dei popoli», denunciando in particolar misura la proliferazione di ordigni chimici o nucleari, in barba ai trattati internazionali e alla domanda di sicurezza dei popoli (approfondimento di Amedeo Lomonaco su Vatican News centrato sull'enciclica).
Impegniamoci, con la preghiera e con l’azione, ad allontanare dal cuore, dalle parole e dai gesti ogni violenza, per prenderci cura della casa comune.
— Papa Francesco (@Pontifex_it) 6 novembre 2018
In occasione della ricorrenza odierna, papa Francesco ha ricordato la Giornata internazionale con un tweet: «Impegniamoci, con la preghiera e con l’azione, ad allontanare dal cuore, dalle parole e dai gesti ogni violenza, per prenderci cura della casa comune».
In un articolo della Nev, si sottolinea anche l'impegno della Commissione globalizzazione e ambiente (Glam) della Federazione delle Chiese evangeliche in Italia (FCEI), «chiamata a sensibilizzare le Chiese sui problemi che l’ingiustizia economica e la distruzione della terra pongono al mondo e in particolare alla fede cristiana, in occasione del Tempo del Creato 2018, dedicato proprio alle armi, ha elaborato un approfondimento che riporta dati che raccontano l’enorme giro di affari e l’impegno tecnologico profuso in questo settore».
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