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Preghiere e rosari non si ostentano... se non per propaganda. Tonio Dell’Olio scrive a Pillon

Preghiere e rosari non si ostentano... se non per propaganda. Tonio Dell’Olio scrive a Pillon

Il senatore leghista Simone Pillon, autoproclamato come il suo capo paladino della cattolicità nel Paese, ha fatto davvero una pessima figura con il post in ricordo (o contro!) Vittorio Zucconi, scrittore e corrispondente di Repubblica, a lungo direttore di Radio Capital, scomparso a 74 anni dopo una lunga malattia.

«Ho appreso la notizia della morte di Vittorio Zucconi», ha scritto sul suo profilo Facebook. «Prego per lui, perché al di là delle inutili e faziose celebrazioni di Repubblica, si salvi l’anima. Ora, dove si trova, vede tutto molto più chiaramente». Il senatore ha probabilmente voluto togliersi un sassolino dalla scarpa, memore del duro scontro di mesi fa su Radio Capital, quando Zucconi chiuse bruscamente un intervista perchè il senatore si rifiutava di rispondere ad alcune domande sull'aborto. Ma la sua infelice uscita mediatica gli è tornata indietro come un boomerang, e il senatore leghista si è trovato ricoperto dal dissenso e dall'indignazione dell'opinione pubblica.

Sulla figuraccia di Pillon è intervenuto anche Tonio Dell’Olio nella sua rubrica “Mosaico dei giorni” che cura quasi quotidianamente su Mosaico di pace, periodico promosso da Pax Christi.

«Detto con estrema franchezza non mi interessa la sua valutazione delle idee o della professionalità di un giornalista di razza come Zucconi», taglia corto l’autore. «Mi interessa, e per certi versi mi sconcerta, l'uso pubblico che lei fa della preghiera. La preghiera è cosa intima e personale che si riserva alle parole dell'anima che si rivolge al suo Signore. La salvezza di Zucconi, come la sua, per fortuna non è affare degli uomini e non le nascondo che salto di gioia nel sapere che alla fine dei miei giorni non sarò giudicato da lei ma dalla misericordia di Dio. Per il resto la preghiera non si ostenta. Così come non si ostentano i rosari se non per propaganda, e nemmeno i baci ai crocifissi. Sa, senatore, bastasse baciare Gesù per dirsi cristiano! Pensi che anche Giuda l'ha baciato, ma per tradirlo. Per quanto mi riguarda le confido che anch'io riservo parte della mia preghiera a coloro che ritengo nemici perché così ci ha insegnato Gesù Cristo: amate e pregate per i vostri nemici. Ma non ha aggiunto di scrivere post propagandistici, piuttosto ha condannato chi esibisce preghiera e digiuni. Al contrario ha indicato il segreto della propria stanza come luogo ideale per la preghiera. Infine le chiedo una preghiera anche per me (e non solo per la mia anima) ma senza il bisogno che lo faccia sapere in giro».

 

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