Diritti umani, giustizia sociale e sviluppo sostenibile: i vescovi peruviani dettano l'agenda al governo
LIMA-ADISTA. Il 28 luglio il Perù festeggia il 198 anniversario dell’indipendenza nazionale. Per l’occasione i vescovi hanno inviato un messaggio alla nazione in cui sollecitano «l'adozione urgente di politiche e comportamenti che promuovano i diritti umani, la giustizia sociale e lo sviluppo sostenibile?. Educazione, salute, ambiente: su questi temi le preoccupazioni e le concrete indicazioni della Chiesa peruviana.
«Le conseguenze dei fenomeni naturali – scrivono – ci portano a parlare delle responsabilità che dobbiamo assumerci di fronte ai cambiamenti climatici. Pertanto, è urgente enecessaria l'adozione di politiche e comportamenti che promuovano i diritti umani, la giustizia sociale e lo sviluppo sostenibile. L'azione per combattere i cambiamenti climatici è essenziale per sradicare la povertà, la fame e la malnutrizione».
«I conflitti socio-ambientali, il prodotto di attività estrattive, sono tornati all'agenda nazionale. Tra le cause del conflitto sociale – oservano – uno dei fattori condizionanti è la mancanza di rispetto degli accordi raggiunti e degli impegni presi, nonché la mancanza di istituzionalizzazione dei vari meccanismi di dialogo. A questo proposito, Papa Francesco ha indicato: "...gli abitanti locali, che si chiedono cosa vogliono per se stessi e i loro figli, devono avere un posto privilegiato al tavolo di discussione e possono considerare gli scopi che trascendono l'interesse economico immediato". La pace sociale è un imperativo», ricordano.
«L’educazione dei nostri bambini e giovani – aggiungono – continua ad essere un compito prioritario. Sebbene ci siano progressi significativi in questo campo», riconoscono, «è necessario impegnarsi maggiormente perché si fondino sui principi morali, si rispettino i loro diritti, si valuti appieno il ruole del docente e la partecipazione delle famiglie». In merito alla salute dei peruviani, i vescovi sollecitano una ferma politica per eliminare due piaghe che affliggono il Paese: anemia e la denutrizione. «Bisogna eliminare le cause», esortano, bisogna mettere a disposizione ulteriori risorse.
Una parola anche per i danneggiati dal terremoto devastante del maggio scorso: «Urge avanzare con decisione nella ricostruzione. Le popolazioni colpite hanno fiducia nelle autorità. Bisogna che siano utilizzate nella totalità e al più presto le risorse preventivate, perché le famiglie possano vivere una vita degna e normale».
* Proclamazione dell'indipendenza del Perù. Dipinto di Juan Lepiani (1864-1933), custodito al Museo Nazionale di Archeologia, Antropologia e Storia del Perù. Immagine fotografata da Discjockey, tratta da Wikimedia Commons, originale e licenza
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