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Per un nuovo governo antifascista. Presidio al Pantheon

Per un nuovo governo antifascista. Presidio al Pantheon

ROMA-ADISTA. Un presidio a sostegno di un nuovo governo antifascista. Ma anche per la cancellazione dei decreti sicurezza voluti dal ministro dell’Interno Matteo Salvini e approvati dal Parlamento. Lo promuovono alcuni cittadini (Mary Lo Fuego, Marlene Micheloni, Laura Nanni, Pasquale Ruzza, Antonia Sani, Mauro Carlo Zanella) ed associazioni – fra le altre la campagna Digiuno di giustizia in solidarietà con i migranti animata da p. Alex Zanotelli, Kethane - Rom e Sinti per l'Italia, Mani rosse antirazziste, i cui attivisti da oltre un anno manifestano silenziosamente, tutti i giovedì, davanti al Viminale contro le politiche anti-migranti del governo con le mani tinte di rosso – per lunedì 26 agosto, in piazza della Rotonda, davanti al Pantheon, dalle ore 16 alle ore 20.

Vogliamo esprimere sostegno, si legge nel comunicato delle associazioni, alle «forze politiche intenzionate a cooperare per dare al nostro Paese un governo di vera svolta democratica avente come faro la Costituzione antifascista che non solo va difesa da ogni tentazione autoritaria ma finalmente attuata come previsto dall’articolo 3 in cui si afferma che “è compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese”».

Quindi un elenco di richieste che sembra un vero e proprio programma per il governo che sarà.

«Occorre al più presto rientrare nella legalità Costituzionale con l'abrogazione delle cosiddette leggi sicurezza che a nostro avviso sono in stridente contraddizione con l'articolo 2 della Costituzione Italiana: "La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo, sia come singolo, sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l'adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale."

Chiediamo al nuovo governo di riattivare l'operazione Mare Nostrum, e di promuovere la revisione dei trattati di Dublino che ostacolano la libertà di movimento dei migranti all'interno dei Paesi dell'Unione Europea.

Chiediamo inoltre al nuovo governo che, secondo quanto affermato solennemente dalla nostra Costituzione, la tassazione sia proporzionale al reddito e che quindi i costi della crisi  ricadano una buona volta su coloro che in questi tempi di crisi hanno comulato imponenti ricchezze.

Chiediamo il ritiro di ogni egoistica ipotesi di secessione federalista che porterebbe alla fine della unità dell'Italia.

Chiediamo politiche antirecessive volte a promuovere, in Italia e nei Paesi in cui l'Italia ha il dovere di sviluppare cooperazione, uno sviluppo umano, culturale ed economico ecocompatibile.Recuperare risorse si puó: lotta all'evasione fiscale, imposte patrimoniali esponenzialmente. progressive, tagli alle spese destinate all'acquisto di nuovi sistemi d'arma incompatibili con l'articolo 11 della Costituzione che ripudia la guerra, tagli alle grandi opere inutili e dannose per l'equilibrio ambientale. Politiche per promuovere uno stato sociale e solidale che garantisca a tutti i diritti fondamentali, all'istruzione, alla casa, al lavoro ed alla salute. Premessa indispensabile per la fuoriuscita da una crisi che le politiche neoliberista hanno prodotto diffondendo insicurezza e precarietà, che da sempre sono brodo di coltura del fascismo, del razzismo e della guerra.

Questo è ció che ci insegna la nostra Storia ma, come diceva Antonio Gramsci "La Storia è maestra ma non ha scolari"».

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