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"Dichiarazione di Losanna sul Clima". I ragazzi di Fridays For Future vogliono proprio salvare il mondo

Si chiama “Dichiarazione di Losanna sul Clima” il documento-appello che il movimento Fridays For Future ha stilato a Losanna, dove oltre 400 attivisti e attiviste, provenienti da 38 Paesi, si sono riuniti dal 4 al 9 agosto. Risultato di un attento processo partecipativo, prima, e di una approfondita discussione durata 5 giorni, la Dichiarazione è una pressante richiesta rivolta a politici, governi e altre istituzioni perché si attivino subito per far fronte all’emergenza climatica che sta rapidamente condudendoci al «collasso della nostra società e dei nostri ecosistemi».

Tre le richieste generali: «Contenete l'aumento della temperatura media globale entro gli 1,5°C, rispetto al livello pre-industriale»; «Garantite giustizia climatica, nel rispetto dell’equità»; «Seguite la Scienza più autorevole e unita attualmente disponibile».

Il documento parte da una «Dichiarazione dei Valori» («I gruppi locali e nazionali sono autonomi e autogestiti. Li incoraggiamo a discutere e ad adattare al loro caso i valori e i principi contenuti in questa dichiarazione. Il nostro movimento incoraggia la pluralità»); dall'esposizione delle «Motivazioni» («Stiamo combattendo per il nostro futuro e per le nostre vite in quanto direttamente minacciate dalla crisi climatica e dal collasso ecologico. Stiamo agendo contro di esso perché vogliamo proteggere la bellezza della Terra, la diversità delle specie e le vite di tutti gli esseri viventi»); dall'affermazione della propria «Indipendenza» («Saremo indipendenti da ogni influenza politica o basata sul profitto. Sarà compito dei gruppi locali distinguere, caso per caso, tra aiuto e influenza esterna») e del «Metodo» («Siamo un movimento non violento. Puntiamo a essere il più trasparenti possibile»). Precisano anche: «Siamo contro ogni forma di discriminazione quali: razzismo, sessismo, xenofobia, discriminazione verso persone con disabilità, verso membri della comunità LGBTQIA+, eccetera. Ci opponiamo al fascismo e lavoriamo attivamente per contrastare discorsi che incitano all’odio».

«Le nostre richieste sono basate su dati affidabili ed evidenze scientifiche», precisa il testo, ma «non è nostra responsabilità proporre soluzioni. Riconosciamo che i problemi della crisi climatica che affrontiamo oggi derivano da falle nel nostro sistema socio-economico, per cui è necessario un cambiamento». Un cambiamento anche nel senso della «giustizia sociale», «un valore importante per il nostro movimento, e la giustizia sociale non conosce confini. Nel combattere la crisi climatica dobbiamo aiutare chi ne è più colpito e dunque più vulnerabile. Esprimiamo solidarietà verso tutti coloro che sono colpiti dalla crisi climatica».

La Dichiarazione elenca una serie di «punti di partenza relativi a diversi settori per contrastare gli effetti della crisi climatica e le sue conseguenze», lista che, suggeriscono, «si può applicare alla creazione di un Piano d’Azione Climatica a qualsiasi livello nazionale o regionale».

Fra i 16 suggerimenti: «I governi devono incoraggiare un’economia circolare, basata sulla riparazione, sul riutilizzo e sul riciclo, invece di un’economia lineare sul modello del produrre, usare, gettare. Si devono adottare norme per contrastare pratiche contrarie alla sostenibilità e all’etica»; «i governi devono favorire l’agricoltura sostenibile e l'agro-ecologia così come i piccoli agricoltori, e attuare misure sistematiche per rendere più accessibile una dieta a base vegetale e la produzione locale di cibo»; «gli ecosistemi e la biodiversità devono essere protetti».

Una lettura integrale della Dichiarazione di Losanna è possibile a questo link. Per conoscere i prossimi passi del percorso intrapreso dal movimento Fridays For Future, consultare il sito Smile  nella sezione “Results”.

*Foto di NiklasPntk da Pixabay, immagine originale e licenza

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