
Contro memorandum Italia-Libia e leggi sicurezza di Salvini. Digiuno di giustizia per i migranti il 5 febbraio a Montecitorio
ROMA-ADISTA. In piazza per chiedere l’abrogazione delle leggi sicurezza volute dall’ex ministro degli Interni Matteo Salvini e per protestare contro il rinnovo automatico – lo scorso 2 febbraio – del
memorandum Italia-Libia, l’accordo fra Roma e Tripoli firmato nel 2017 da Gentiloni e al-Serraj per fermare i barconi nel Mediterraneo e deportare i migranti nei centri di detenzioni libici.
Per queste ragioni mercoledì prossimo, 5 febbraio, tornano in davanti a Montecitorio gli aderenti al “Digiuno di giustizia in solidarietà con i migranti”, avviato nel luglio 2018 dall’ex vescovo di Caserta mons. Raffaele Nogaro, dal missionario comboniano p. Alex Zanotelli, da don Alessandro Santoro della Comunità delle Piagge di Firenze, da suor Rita Giaretta e da p. Giorgio Ghezzi che lavorano con i migranti e con le donne vittime di tratta e sfruttamento sessuale (v. Adista Notizie nn. 27-28, 35 e 39/18; 15, 26, 29 e 43/19; e Adista online del 6, 10, 25 e 30 settembre, 2 e 29 novembre 2018; 8 gennaio, 5 febbraio, 6 marzo, 8 aprile, 7 maggio, 3 e 8 giugno, 2, 3, 12, 23 e 29 luglio, 4 agosto, 11 e 30 novembre 2019; 20 gennaio 2020).
«Il 5 febbraio, dalle ore 15 alle 18,30, ci ritroveremo davanti al Parlamento italiano, in piazza Montecitorio, per il Digiuno di Giustizia in solidarietà con i migranti per dare visibilità politica a quanti digiunano nei monasteri o nelle proprie abitazioni», si legge nell’appello di convocazione. «Continuiamo a digiunare il primo mercoledì di ogni mese chiedendo l'abrogazione dei due decreti sicurezza di Salvini, il dissequestro delle navi salva vite, l'immediato sbarco delle navi con a bordo rifugiati salvati e la chiusura dei CPR. Inoltre digiuniamo anche per protestare contro il memorandum Italia-Libia tacitamente approvato».
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