
Minoranze cristiane minacciate in Nigeria: i vescovi guidano la protesta
La Conferenza episcopale cattolica della Nigeria (Cbcn) guida le proteste contro la persecuzione dei cristiani. Domenica scorsa la capitale è stata teatro di diverse manifestazioni di fedeli che hanno ricordato le vittime di Boko Haram e hanno marciato contro violenze, uccisioni, soprusi e rapimenti per riscatto esercitati contro le minoranze cristiane. Ma hanno manifestato anche contro «i pastori terroristi che stanno invadendo con forza le terre agricole delle popolazioni», ha sottolineato l’arcivescovo di Benin City e presidente della Cbcn, Augustine Akubueze. Il prelato africano ha poi accusato il governo federale, riporta l’agenzia Catholic Informatio Service for Africa (Cisa), «di insensibilità» di fronte alle vessazioni perpetrate dei terroristi di Boko Haram ai danni dei cittadini nigeriani. In particolare i vescovi condannano la risposta governativa, che considerano del tutto insufficiente, «molto al di sotto della media». «Troppe sepolture di massa – ha denunciato ancora – troppi rapimenti di studenti, di turisti, troppe razzie in case e in luoghi sacri come chiese, moschee e seminari. Gli attacchi e le continue uccisioni sono ormai considerati normali. Il nostro governo sembra completamente insensibile di fronte alla difficile situazione dei nigeriani. E un governo che ignora totalmente le grida di chi l'ha eletto prima o poi è destinato a un clamoroso fallimento. Non importa quale partito sia al potere».
Non si tratta di politica, spiega il presidente dei vescovi nigeriani, ma di un obbligo di verità, di fede e di profezia contro una violazione del comandamento di Dio.
*Immagine di Darwinek, tratta da Wikimedia Commons, immagine originale e licenza.
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