
Messa dal campanile: i vigili intervengono per disperdere i fedeli radunati in piazza
ROMA-ADISTA. Per disposizione della Presidenza del consiglio dei ministri, ma anche della Conferenza episcopale italiana e della diocesi di Roma, fino al 13 aprile non si possono celebrare messe con la partecipazione del popolo. Ma don Maurizio Mirilli, parroco del Santissimo Sacramento, al Prenestino, non si è perso d’animo: si è arrampicato sul campanile della chiesa, che affaccia su una piazza ampia e solitamente molto affollata, ha sistemato un potente impianto di amplificazione e ha celebrato la messa nella domenica delle Palme.
Il popolo effettivamente non c’era, anche perché sul piccolo campanile c'entrava solo lui e un paio di lettori. Però parecchie decine di persone sono scese dai palazzi e si sono riversate in piazza per assistere alla messa e magari ritirare i ramoscelli di ulivo benedetti, che peraltro non c’erano: «Ore 10 messa dal campanile con benedizione dei vostri ramoscelli fatti in casa», diceva l’avviso pubblicato sul profilo Facebook della parrocchia. Fino all’arrivo della Polizia municipale di Roma Capitale che, probabilmente allertata da qualche altro abitante, è dovuta intervenire per sciogliere l’assemblea, anzi l’assembramento proibito.
«Erano poche persone, tra l’altro distanti tra loro», si è giustificato poi il parroco, don Mirilli. «Una persona ha chiamato i vigili e ha creato così un po’ di caos. Comunque tutto ok». Se lo dice lui…
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