Covid, sorprendente annuncio di un vescovo del Camerun: abbiamo sconfitto il virus
Singolare e sorprendente l’annuncio del vescovo di Douala, mons. Samuel Kléda, che, durante la messa crismale di sabato 1 agosto, ha detto: «Abbiamo sconfitto il Coronavirus. Le scorte di rimedi contro questa pandemia giacciono inutilizzate da alcuni giorni nei nostri ospedali cattolici perché non ci sono quasi più pazienti». Si tratta di un rimedio di piante naturali che ha contribuito al recupero totale di migliaia di persone che sono risultate positive al Coronavirus, compresi quelli che erano in condizioni molto critiche. Dall'inizio di questa malattia in Camerun, il prelato di Douala è stato molto attivo sul fronte della lotta alla pandemia, anche istituendo unità di supporto nella sua diocesi, e gli ospedali cattolici in prima fila.
La notizia è stata diffusa dal quotidiano online Actucameroun.com il 3 agosto, aggiungendo che, sebbene Amougou Belinga, un uomo d'affari camerunense, offra persino 50 milioni di franchi camerunensi per fabbricare il farmaco in quantità sufficiente, lo Stato del Camerun non ha ancora adottato questo rimedio come medicina ufficiale per curare le persone malate di Covid-19.
Lo stesso quotidiano, il giorno dopo, torna sull’argomento con un articolo che nel titolo pone la domanda “Cosa fa il papa con la vittoria dell'arcivescovo Kléda su Covid-19?”, ovvero, si legge poco sotto, «Il silenzio del Vaticano sulla soluzione miracolosa del suo prelato solleva interrogativi»
«L'arcivescovo di Douala ha appena annunciato pubblicamente, all'inizio di agosto 2020, di aver conquistato il coronavirus grazie alla sua soluzione naturale. Sostiene che la sua pozione ha guarito completamente oltre 6.000 pazienti con Covid-19, spesso in fase avanzata, e non ha registrato decessi negli ospedali cattolici che gestiscono il suo trattamento. Mentre il coronavirus continua a provocare il caos in tutto il mondo, tale annuncio avrebbe dovuto avere l'effetto di una bomba atomica», osserva il giornale, «ma, stranamente, non lo è».
«Possiamo capire – aggiunge – il silenzio del Ministero della Sanità camerunese dopo la dichiarazione del vescovo Kléda, a causa della cautela che un paese con sovranità discutibile come il Camerun è obbligato a osservare per non incorrere nell'ira della "generoso” Organizzazione mondiale della sanità (OMS) che generalmente non dà credito alla medicina tradizionale africana. Ma abbiamo ragione di essere sorpresi dal fatto che la potente Chiesa cattolica stia snobbando una scoperta salvifica fatta da uno dei suoi prelati».
A questo punto, conclude Actucameroun.com, «Sua Santità Papa Francesco deve prendere una posizione: il vescovo Kléda è un ciarlatano imboscato nella Chiesa cattolica o un terapeuta che ha scoperto il trattamento adeguato contro il Covid-19 e che meriterebbe il premio Nobel per la medicina?».
*Foto di Christine Vaufrey tratta da Flickr tramite il sito afktravel.com, immagine originale e licenza
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