Lotta al traffico di esseri umani: note e suggerimenti del Santa Marta Group
Tratta degli esseri umani, schiavitù, lavoro e prostituzione minorile, reclutamento di bambini soldato: orrori che ancora oggi sono all’ordine del giorno in numerose società nel mondo, soprattutto in contesti poveri e con isitituzioni fragili. Lancia l’allarme il Santa Marta Group (SMG), task force vaticana fondata da papa Francesco nel 2014, guidata dal card. Vincent Nichols, composta da vescovi, suore, avvocati e capi di polizia di numerosi Paesi del mondo, che si occupa di contrasto alle moderne schiavitù e alla tratta di esseri umani.
«Le agenzie di governo devono impegnarsi di più nel contrasto, nell’inverstigazione e nelle politiche per la lotta al traffico di esseri umani», dice il Santa Marta Group alla Terza Conferenza SMG Africa che si è tenuta online il 23 e 24 settembre (Cisa, 6/10) e che aha visto la partecipazione di rappresentanti della Chiesa cattolica, della società civile, dei media e delle forze dell'ordine provenienti da Nigeria, Ghana, Sierra Leone, RDC, Costa d'Avorio, Eswatini, Sud Africa, Mozambico, Tanzania, Kenya, Etiopia, Eritrea, Egitto e Sud Sudan.
La gravità della situazione nel mondo interpella Chiesa, governi e società civile ad assumersi «la responsabilità e l'obbligo morale» di questa lotta «per curare la società». Il pool vaticano parla di traffico di organi, compravendita di minori, «mercificazione e sfruttamento di persone per attività sessuale», fenomeni in aumento che contribuiscono a «disumanizzare la società».
Il Gruppo denuncia poi il connubbio tra organizzazioni criminali e istituzioni in tutto il mondo, corrotte o inefficienti, che alimenta il traffico di esseri umani e allontana sempre più il raggiungimento dell’Obiettivo di Sviluppo Sostenibile 8.7, previsto nell’Agenda 2030, che chiede di «adottare misure immediate ed efficaci per eliminare il lavoro forzato, porre fine alla schiavitù moderna e al traffico di esseri umani e assicurare la proibizione e l'eliminazione delle peggiori forme di lavoro minorile, incluso il reclutamento e l'impiego di bambini-soldato, e, entro il 2025, porre fine al lavoro minorile in tutte le sue forme».
Fattori che favoriscono il traffico di essere umani nel mondo, sottolinea il pool di vescovi e avvocati, sono sicuramente la povertà, la difficoltà di accesso alle risorse, la disoccupazione, il malgoverno, la corruzione, l’uso privato del potere politico, ma anche l’accesso senza limiti o controlli a internet, oppure, negli ultimi mesi, la pandemia e i lockdown. Per il caso specifico dell’Africa, al centro del dibattito nella Conferenza, l’SMG parla di guerra e conflittualità diffusa su tutto il continente, modelli di famiglia e subordinazione delle donne nelle società tradizionali. C’è poi il problema delle migrazioni che si accompagnano spesso alla «falsa promessa di una vita migliore» «con false opportunità di lavoro».
Per eradicare il traffico di esseri umani, il pool vaticano suggerisce ai governi di investire maggiormente nella lotta al questa piaga e di dedicarvi tribunali speciali, lavorando al contempo sulla sensibilizzazione dell’opinione pubblica e sulla formazione in particolare delle giovani generazioni.
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