
Nobel per l'ambiente all'apicultrice maya che ha vinto la Monsanto
Tonio Dell'Olio, ieri, nella rubrica "Mosaico dei giorni" di Mosaico di pace, riferisce di una notizia di cui nel nostro Paese nessuno ha parlato e che invece merita tutta l'attenzione di chi è preoccupato della disastrosa situazione climatica dei nostri tempi e di chi lotta perché tutti i Golia che abusano della nostra Terra possano essere sconfitti. Ecco cosa scrive:
Sono passati solo due giorni dalla consegna a Leydy Pech del prestigioso premio della Goldman Environmental Foundation, il Nobel dell'ambiente, ed è un vero peccato che in Italia non abbia trovato alcuna eco.
Leydy Pech è un'apicultrice indigena Maya che abita a Hopelchén, nel piccolo Stato messicano della Campech. Leydy Pech da qualche tempo si era resa conto della moria anomala delle sue api e alla fine capì che ciò era dovuto alle piantagioni estensive di soia transgenica che la Monsanto aveva disseminato dalle sue parti grazie a una concessione governativa. Per il diritto internazionale e per le leggi messicane, per poter concedere il permesso di quelle coltivazioni, il governo deve ottenere il consenso delle popolazioni indigene. Ebbene di 34 etnie che abitano quell'area, solo 6 erano state ascoltate. Leydy Pech non ha perso tempo e ha organizzato una coalizione che è riuscita a portare i vertici messicani della Monsanto fino alla Corte Suprema che, dopo lungo ed aspro dibattimento in cui si sono esercitati i migliori avvocati messicani a servizio della multinazionale, ha confermato che il governo ha violato i diritti costituzionali dei Maya. Per questo ha sospeso la piantagione di soia geneticamente modificata. Dal settembre 2017 il Servizio alimentare e agricolo messicano ha revocato il permesso alla Monsanto di coltivare soia geneticamente modificata in sette stati. Insomma hanno vinto le api di Leydy. Tutti capiamo chi è Golia in questa storia ma è doveroso che tutti sappiano altresì che Davide in Messico si chiama Leydy Pech.
*Foto di domiio pubblico tratta da mercatinodelmiele.com, immagine originale e licenza
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